Investing.com – Il dollaro neozelandese è salito venerdì contro il dollaro al massimo di 3 mesi, con la propensione al rischio spinta dall’ottimismo per la risoluzione della crisi nella zona euro e dauìi dati sull’occupazione USA migliori del previsto.
Il cambio NZD/USD ha toccato 0,8066 mercoledì, il minimo della settimana, successivamente il cambio si è attestato a 0,8183 alla chiusura degli scambi di venerdì, in salita dell’1,03% sulla settimana.
Supporto a 0,8069, minimo di giovedì e resistenza a 0,8234, il massimo del 30 aprile.
Il biglietto verde ha subito un’impennata come valuta rifugio dopo che il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha indicato giovedì che la banca riprenderà il programma di acquisto di bond, per aiutare ad abbassare il rendimento dei titoli spagnoli e italiani.
I mercati sono scesi inizialmente dopo le affermazioni di Draghi dopo aver indicato che qualsiasi intervento della BCE per calmare il mercato non arriverà prima di settembre.
Il Dipartimento Statunitense del Lavoro ha dichiarato che dichiarato cha l’economia ha segnato 163.000 nuovi posti di lavoro, il massimo da febbraio, superando le aspettative di un aumento di 100.000, in seguito all’aumento di 64.000 del mese precedente.
Tuttavia il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente all’8,3% dall’8,2% del mese precedente, tenendo vive le speculazioni di un ulteriore stimolo da parte della Federal Reserve.
Mercoledì scorso la banca centrale statunitense non ha implementato nuove misure in seguito al meeting di politica monetaria, ma la Fed ha dichiarato che l’economia era rallentata nel primo semestre e si è detta pronta a fornire uno stimolo monetario.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno gli sviluppi nella zona euro, mentre si attendono gli sviluppi della decisione della BCE.
I mercati osserveranno inoltre i discorsi del Presidente della Fed Ben Bernanke di lunedì e martedì, nella speculazione verso nuovi allentamenti da parte della banca centrale USA.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 6 agosto
Il Presidente della Fed Ben Bernanke terrà un discorso e le dichiarazioni saranno seguite per avere delle indicazioni sul futuro della politica monetaria.
Martedì 7 luglio
La Nuova Zelanda pubblicheranno i dati sui costi del lavoro, un indicatore di inflazione al consumo.
Il Presidente della Fed Ben Bernanke terrà un discorso a Washington DC.
Mercoledì 8 agosto
Gli USA pubblicheranno i dati sui costi del lavoro e sulla produttività, indicatori di inflazione al consumo. Il paese rilascerà inoltre i dati sulle scorte di greggio.
Giovedì 9 agosto
Gli USA rilasceranno i dati sulla bilancia commerciale, la differenza tra i beni e i servizi importati ed esportati, nonché le richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 10 agosto
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati sui dati sui prezzi all’importazione e sul bilancio federale.
Il cambio NZD/USD ha toccato 0,8066 mercoledì, il minimo della settimana, successivamente il cambio si è attestato a 0,8183 alla chiusura degli scambi di venerdì, in salita dell’1,03% sulla settimana.
Supporto a 0,8069, minimo di giovedì e resistenza a 0,8234, il massimo del 30 aprile.
Il biglietto verde ha subito un’impennata come valuta rifugio dopo che il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha indicato giovedì che la banca riprenderà il programma di acquisto di bond, per aiutare ad abbassare il rendimento dei titoli spagnoli e italiani.
I mercati sono scesi inizialmente dopo le affermazioni di Draghi dopo aver indicato che qualsiasi intervento della BCE per calmare il mercato non arriverà prima di settembre.
Il Dipartimento Statunitense del Lavoro ha dichiarato che dichiarato cha l’economia ha segnato 163.000 nuovi posti di lavoro, il massimo da febbraio, superando le aspettative di un aumento di 100.000, in seguito all’aumento di 64.000 del mese precedente.
Tuttavia il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente all’8,3% dall’8,2% del mese precedente, tenendo vive le speculazioni di un ulteriore stimolo da parte della Federal Reserve.
Mercoledì scorso la banca centrale statunitense non ha implementato nuove misure in seguito al meeting di politica monetaria, ma la Fed ha dichiarato che l’economia era rallentata nel primo semestre e si è detta pronta a fornire uno stimolo monetario.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno gli sviluppi nella zona euro, mentre si attendono gli sviluppi della decisione della BCE.
I mercati osserveranno inoltre i discorsi del Presidente della Fed Ben Bernanke di lunedì e martedì, nella speculazione verso nuovi allentamenti da parte della banca centrale USA.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 6 agosto
Il Presidente della Fed Ben Bernanke terrà un discorso e le dichiarazioni saranno seguite per avere delle indicazioni sul futuro della politica monetaria.
Martedì 7 luglio
La Nuova Zelanda pubblicheranno i dati sui costi del lavoro, un indicatore di inflazione al consumo.
Il Presidente della Fed Ben Bernanke terrà un discorso a Washington DC.
Mercoledì 8 agosto
Gli USA pubblicheranno i dati sui costi del lavoro e sulla produttività, indicatori di inflazione al consumo. Il paese rilascerà inoltre i dati sulle scorte di greggio.
Giovedì 9 agosto
Gli USA rilasceranno i dati sulla bilancia commerciale, la differenza tra i beni e i servizi importati ed esportati, nonché le richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 10 agosto
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati sui dati sui prezzi all’importazione e sul bilancio federale.