Investing.com – L’euro è salito al massimo di un mese contro lo yen, con il sentimento sulla moneta unica colpito dai timori sull’efficacia della proposta della BCE per contrastare la crisi del debito nella zona euro.
Negli scambi europei della mattinata il cambio EUR/GBP ha toccato 0,7946, il massimo dal 9 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 0,7942, in salita dello 0,30%.
Supporto a breve termine a 0,7916, minimo della sessione e resistenza a breve termine a 0,7983, massimo del 6 luglio.
La sterlina è andata sotto pressione nei timori che la Banca d’Inghilterra taglierà le previsioni di crescita nel report trimestrale sull’inflazione che sarà rilasciato questo mercoledì, aumentando così le probabilità si un intervento di allentamento da parte della banca centrale.
Nel Regno Unito i dati Halifax hanno mostrato un calo dei prezzi delle case, in calo dello 0,6% a luglio contro l aspettative di un calo dello 0,5%, indicando un stabilità dei prezzi del settore.
L’euro è rimasto supportato dalla BCE che ha dichiarato giovedì che potrebbe riprendere il programma di acquisto di bond per aiutare ad abbassare i costi spagnoli ed italiani.
Ma gli investitori sono rimasti cauti, tra i timori sull’efficienza del programma BCE, alla luce delle differenze nell’attuale sistema bancario.
Il Presidente BCE Mario Draghi ha dichiarato che ogni step della banca sarà condizionato dai governi che sperimentano difficoltà nei mercati dei titoli, attivando i fondi del salvataggio per acquistare bond del tesoro ed accettare condizioni e supervisioni più strette.
Gli investitori temono inoltre che la Spagna possa richiedere un salvataggio dopo che il Primo Ministro Mariano Rajoy ha indicato la scorsa settimana che Madrid potrebbe chiedere un aiuto al Fondo europeo di stabilità finanziaria.
La sterlina è scesa contro il dollaro USA, con GBP/USD in calo dello 0,49% a 1,5565.
Nel corso della giornata è atteso un discordo del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke; le dichiarazioni saranno attese dagli investitori, nella speculazione verso un nuovo stimolo monetario da parte della Fed, dopo che il tasso di disoccupazione è salito all’8,3% nel mese precedente.
I dati sull’occupazione USA hanno mostrato venerdì un aumento di 163.000 posti di lavoro: il maggiore aumento da febbraio. Le aspettative erano per un aumento di 100.000.
Negli scambi europei della mattinata il cambio EUR/GBP ha toccato 0,7946, il massimo dal 9 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 0,7942, in salita dello 0,30%.
Supporto a breve termine a 0,7916, minimo della sessione e resistenza a breve termine a 0,7983, massimo del 6 luglio.
La sterlina è andata sotto pressione nei timori che la Banca d’Inghilterra taglierà le previsioni di crescita nel report trimestrale sull’inflazione che sarà rilasciato questo mercoledì, aumentando così le probabilità si un intervento di allentamento da parte della banca centrale.
Nel Regno Unito i dati Halifax hanno mostrato un calo dei prezzi delle case, in calo dello 0,6% a luglio contro l aspettative di un calo dello 0,5%, indicando un stabilità dei prezzi del settore.
L’euro è rimasto supportato dalla BCE che ha dichiarato giovedì che potrebbe riprendere il programma di acquisto di bond per aiutare ad abbassare i costi spagnoli ed italiani.
Ma gli investitori sono rimasti cauti, tra i timori sull’efficienza del programma BCE, alla luce delle differenze nell’attuale sistema bancario.
Il Presidente BCE Mario Draghi ha dichiarato che ogni step della banca sarà condizionato dai governi che sperimentano difficoltà nei mercati dei titoli, attivando i fondi del salvataggio per acquistare bond del tesoro ed accettare condizioni e supervisioni più strette.
Gli investitori temono inoltre che la Spagna possa richiedere un salvataggio dopo che il Primo Ministro Mariano Rajoy ha indicato la scorsa settimana che Madrid potrebbe chiedere un aiuto al Fondo europeo di stabilità finanziaria.
La sterlina è scesa contro il dollaro USA, con GBP/USD in calo dello 0,49% a 1,5565.
Nel corso della giornata è atteso un discordo del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke; le dichiarazioni saranno attese dagli investitori, nella speculazione verso un nuovo stimolo monetario da parte della Fed, dopo che il tasso di disoccupazione è salito all’8,3% nel mese precedente.
I dati sull’occupazione USA hanno mostrato venerdì un aumento di 163.000 posti di lavoro: il maggiore aumento da febbraio. Le aspettative erano per un aumento di 100.000.