Investing.com – La sterlina è vicina al minimo di sette mesi contro il dollaro questo lunedì, per via dei timori sull’economia britannica che pesano sulla sterlina.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5438, il minimo dal 13 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 1,5486, in calo dello 0,19%.
Supporto a 1,5320, minimo del 5 giugno e resistenza a 1,5507, massimo della seduta.
La sterlina è scesa contro il dollaro dopo i dati di venerdì che hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese dello 0,6% a gennaio, contro le aspettative di un aumento dello 0,4%.
I dati hanno alimentato i timori sull’economia altalenante del Regno Unito, contrattasi dello 0,3% nel trimestre a dicembre, incrementando le preoccupazioni che la tripla A del debito sovrano sarà declassata.
Il sentimento sulla sterlina ha risentito inoltre delle dichiarazioni del policy maker della Banca d’Inghilterra Martin Weale, il quale ha dichiarato sabato che una valuta più debole è un modo naturale per ridurre il deficit del conto corrente e che la banca centrale dovrebbe prevedere l’impatto inflazionario di una sterlina più debole.
La scorsa settimana la Banca d’Inghilterra ha dichiarato che l’inflazione resterà sopra il target fino all’inizio del 2016.
La sterlina è scesa contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,12% a 0,8620.
Il volume degli scambi si prevede piuttosto contenuto questo lunedì, con i mercati USA che restano chiusi per il President’s Day.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5438, il minimo dal 13 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 1,5486, in calo dello 0,19%.
Supporto a 1,5320, minimo del 5 giugno e resistenza a 1,5507, massimo della seduta.
La sterlina è scesa contro il dollaro dopo i dati di venerdì che hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese dello 0,6% a gennaio, contro le aspettative di un aumento dello 0,4%.
I dati hanno alimentato i timori sull’economia altalenante del Regno Unito, contrattasi dello 0,3% nel trimestre a dicembre, incrementando le preoccupazioni che la tripla A del debito sovrano sarà declassata.
Il sentimento sulla sterlina ha risentito inoltre delle dichiarazioni del policy maker della Banca d’Inghilterra Martin Weale, il quale ha dichiarato sabato che una valuta più debole è un modo naturale per ridurre il deficit del conto corrente e che la banca centrale dovrebbe prevedere l’impatto inflazionario di una sterlina più debole.
La scorsa settimana la Banca d’Inghilterra ha dichiarato che l’inflazione resterà sopra il target fino all’inizio del 2016.
La sterlina è scesa contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,12% a 0,8620.
Il volume degli scambi si prevede piuttosto contenuto questo lunedì, con i mercati USA che restano chiusi per il President’s Day.