Investing.com - I futures dell’oro sono in salita nella seduta pomeridiana degli scambi europei e si avvicinano al livello di 1.400 dollari con gli investitori che attendono il rilascio dei dati USA per avere dei suggerimenti sulle prossime mosse della Federal Reserve; intanto si continua a temere per la Siria.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono stati scambiati a 1.395,30 dollari l’oncia troy, nel pomeriggio europeo, in salita dello 0,37% sulla giornata.
Il contratto di dicembre è sceso dell’1,56% a 1.390,00 dollari l’oncia troy questo mercoledì.
Supporto a 1.379,60 dollari l’oncia troy, il minimo dal 2 settembre e resistenza a 1.415,00, massimo di mercoledì.
Intanto persistono i timori di un possibile attacco contro la Siria dopo che la Commissione per gli Affari Esteri del Senato degli Stati Uniti ha approvato una risoluzione che autorizza un intervento limitato in Siria; si prevede che il 9 settembre il senato voterà a favore dell’intervento militare.
Martedì i principali leader del congresso -tra cui il Portavoce Repubblicano della Casa Bianca John Boehner e la Democratica Nancy Pelosi - hanno dichiarato che sosterranno la proposta di un’azione militare del Presidente Obama.
Il 28 agosto l’oro ha toccato il massimo di 3 mesi e mezzo di 1.433,50 dollari l’oncia troy, per via dell’aumento della richiesta di beni rifugio, un’impennata dovuta alla speculazione su un imminente azione militare degli USA contro il governo di Bashar al-Assad.
Intanto gli investitori continuano a speculare sulla tempistica del tanto atteso ridimensionamento del programma di stimolo Fed.
Gli investitori attendono i dati di venerdì sull’occupazione non agricola, un dato che è ritenuto di cruciale importanza per la decisione della Fed.
I dati statunitensi sono stati seguiti con attenzione dai traders dell’oro, in quanto mostrano se si rafforzano o si indeboliscono lo probabilità che la Fed riduca gli acquisti.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è salito dello 0,66% a 23,57 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è sceso dello 0,21% a 3,248 dollari la libbra.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono stati scambiati a 1.395,30 dollari l’oncia troy, nel pomeriggio europeo, in salita dello 0,37% sulla giornata.
Il contratto di dicembre è sceso dell’1,56% a 1.390,00 dollari l’oncia troy questo mercoledì.
Supporto a 1.379,60 dollari l’oncia troy, il minimo dal 2 settembre e resistenza a 1.415,00, massimo di mercoledì.
Intanto persistono i timori di un possibile attacco contro la Siria dopo che la Commissione per gli Affari Esteri del Senato degli Stati Uniti ha approvato una risoluzione che autorizza un intervento limitato in Siria; si prevede che il 9 settembre il senato voterà a favore dell’intervento militare.
Martedì i principali leader del congresso -tra cui il Portavoce Repubblicano della Casa Bianca John Boehner e la Democratica Nancy Pelosi - hanno dichiarato che sosterranno la proposta di un’azione militare del Presidente Obama.
Il 28 agosto l’oro ha toccato il massimo di 3 mesi e mezzo di 1.433,50 dollari l’oncia troy, per via dell’aumento della richiesta di beni rifugio, un’impennata dovuta alla speculazione su un imminente azione militare degli USA contro il governo di Bashar al-Assad.
Intanto gli investitori continuano a speculare sulla tempistica del tanto atteso ridimensionamento del programma di stimolo Fed.
Gli investitori attendono i dati di venerdì sull’occupazione non agricola, un dato che è ritenuto di cruciale importanza per la decisione della Fed.
I dati statunitensi sono stati seguiti con attenzione dai traders dell’oro, in quanto mostrano se si rafforzano o si indeboliscono lo probabilità che la Fed riduca gli acquisti.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è salito dello 0,66% a 23,57 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è sceso dello 0,21% a 3,248 dollari la libbra.