Investing.com - Il prezzo dell’oro guadagna terreno questo martedì, ma resta vulnerabile poiché il dollaro è scambiato vicino al massimo degli ultimi nove anni contro un paniere delle altre principali valute.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a febbraio salgono dello 0,47% a 1.187,40 dollari.
Il contratto di febbraio ha chiuso la seduta di ieri con un crollo dell’1,12% a 1.181,90 dollari l’oncia.
La richiesta del metallo prezioso, tradizionale investimento rifugio, si è rafforzata in seguito all’annuncio di ieri del Primo Ministro greco Antonis Samaras in merito alle elezioni parlamentari: secondo il premier dovranno essere tenute il 25 gennaio, quasi 18 mesi prima del termine del suo mandato.
La dichiarazione ha seguito la notizia che per la terza volta Samaras non ha convinto i parlamentari a sostenere il suo candidato alla presidenza, portando allo scioglimento della legislatura.
Intanto, il biglietto verde resta supportato dopo i dati finali della scorsa settimana che hanno mostrato una crescita del prodotto interno lordo statunitense pari al 5,0% nel terzo trimestre, superando le aspettative di un aumento del 4,3% e in salita dal 3,9% del trimestre terminato a giugno.
Gli ottimi dati hanno fatto aumentare l’ottimismo per la forza della ripresa economica statunitense e hanno alimentato le speranze che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse il prossimo anno.
Il dollaro sarà sostenuto da un eventuale aumento dei tassi di interesse statunitensi, aumento che invece peserà sull’oro poiché dalla crisi finanziaria del 2008 il metallo prezioso ha tratto beneficio dalla liquidità della banca centrale e dai tassi di interesse bassi.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 90,55, non lontano dal massimo degli ultimi nove anni di 90,66 toccato durante la notte.
Questa settimana, i volumi degli scambi resteranno limitati in vista del Capodanno.
L’argento con consegna a marzo sale dello 0,42% a 15,845 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo è in salita dello 0,60% a 2,834 dollari la libbra.