LONDRA (Reuters) - Le quotazioni dei prodotti petroliferi sono in deciso rialzo, sostenute dal calo inatteso delle scorte Usa e dal rally dei mercati azionari.
I prezzi si stanno allontando dai minimi del 2009 toccati in settimana, ma restano sotto pressione per via delle prospettive della domanda asiatica e della consistenza della produzione a livello mondiale.
Ieri, l'Eia ha comunicato che le scorte di greggio, nella settimana terminata il 21 agosto scorso, sono scese di 5,5 milioni di barili, mentre gli analisti si attendevano un incremento di 1 milione di barili.
Il tono di fondo, però, resta ribassista. Preoccupano, in particolare, le prospettive dell'economia cinese: le vendite domestiche di auto sono scese negli ultimi quattro mesi.
Attorno alle 10,50, il futures sulle consegne di Brent a settembre si attesta a 44,63 dollari il barile (+1,49 dollari), dopo aver oscillato fra 43,70 e 45,05 dollari. Il contratto di riferimento sul greggio leggero Usa sale di 1,48 dollari, a 40,08 dollari il barile, dopo aver oscillato tra 38,95 e 40,33 dollari.