Investing.com - I futures dell’oro riducono le perdite negli scambi statunitensi di questo mercoledì, dopo i dati che hanno mostrato che l’occupazione non agricola privata USA è cresciuta al tasso più lento degli ultimi tre anni ad aprile, smorzando l’ottimismo per lo stato di salute del mercato del lavoro.
L’agenzia di elaborazione buste paga ADP ha dichiarato che l’occupazione non agricola privata è aumentata di 156.000 unità il mese scorso, meno delle 196.000 previste. L’economia ha creato 194.000 nuovi posti di lavoro a marzo, dato rivisto al ribasso da una stima iniziale pari a 200.000 unità.
I dati deludenti rendono sempre meno probabile che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse per due volte quest’anno come inizialmente previsto. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti in un breve lasso di tempo.
Il dollaro riduce i guadagni contro il paniere delle altre principali valute, scendendo a 93,08 dal massimo della seduta di 93,28, mentre aumentano le aspettative che la Fed mantenga una politica monetaria allentata.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a giugno crolla di oltre l’1% al minimo intraday di 1.277,00 dollari l’oncia troy, prima di ridurre le perdite e attestarsi a 1.289,00 dollari alle 12:40 GMT, o alle 8:40 ET, con un calo di 2,80 dollari, o dello 0,22%.
Il prezzo del metallo giallo è schizzato di quasi il 21% quest’anno per via della riduzione delle aspettative di una normalizzazione dei tassi da parte della Fed a causa dei timori per l’indebolimento economico globale.
L’oro risente dell’andamento dei tassi di interesse USA, dal momento che i tassi alti farebbero aumentare il costo di investimenti senza rendimento come i lingotti.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a maggio scendono di 4,4 centesimi, o dello 0,25%, a 17,43 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata newyorkese, mentre i futures del rame sono in calo di 1,5 centesimi, o dello 0,68%, a 2,204 dollari la libbra.