Investing.com - I futures del greggio sono in calo nella giornata di mercoledì, le pressioni da parte di un dollaro USA più forte e i dati del settore hanno mostrato che le scorte di greggio Usa sono scese meno del previsto la scorsa settimana.
Il New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures del greggio con consegna a luglio a 98,54 dollari al barile durante gli scambi europei della mattina, con un calo dell'1%.
Si precedentemente scesi al minimo giornaliero di 98,27 dollari al barile, con un calo dell’ 1,2%.
I dati pubblicati dall'American Petroleum Institute martedì hanno mostrato che le scorte del greggio Usa sono diminuite di 0,86 milioni di barili la scorsa settimana, disattendendo le aspettative per un calo di 1,3 milioni di barili.
Le scorte di benzina sono aumentate di 2,4 milioni di barili la settimana prima del fine settimana del Memorial Day, l'inizio ufficiale della stagione estiva degli Stati Uniti. Gli analisti si aspettavano un aumento di 0,3 milioni di barili.
Il Dipartimento di Energia degli Stati Uniti rilascerà il attesissimo report delle scorte di petrolio greggio per la settimana conclusa il 20 maggio nel corso della giornata.
Il dato dimostrerà che le scorte Usa di greggio sono diminuite di 1,6 milioni di barili, mentre per le forniture di benzina è stato previsto un aumento di 0,4 milioni di barili.
Nel frattempo, il dollaro si è rafforzato nei confronti dell'euro tra i timori in corso sulle finanze della Grecia e la crisi del debito in Europa. L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è aumentato dello 0,34% a 76,31.
Un dollaro più forte rende le materie prime statunitensi più costose per gli importatori in possesso di altre valute.
Nonostante la recente volatilità dei prezzi del petrolio, il fornitore di servizi finanziari globali Barclays ha dichiarato che l'equilibrio del rischio del greggio rimane “fortemente sbilanciato verso l'alto”.
“Vediamo dei prezzi correnti solidi, mentre il rischio di ribasso a breve termine derivante da eventi esterni come la crisi sovrana del debito non può essere escluso, i picchi dell’anno non sono ancora arrivati”, ha dichiato la banca in un rapporto pubblicato stamane.
L’ICE Futures Exchange, ha scambiato i futures del Brent con consegna a luglio a 111,50 dollari al barile, in calo dello 0,72%, e 12,96 dollari al di sopra della controparte statunitense.
Il New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures del greggio con consegna a luglio a 98,54 dollari al barile durante gli scambi europei della mattina, con un calo dell'1%.
Si precedentemente scesi al minimo giornaliero di 98,27 dollari al barile, con un calo dell’ 1,2%.
I dati pubblicati dall'American Petroleum Institute martedì hanno mostrato che le scorte del greggio Usa sono diminuite di 0,86 milioni di barili la scorsa settimana, disattendendo le aspettative per un calo di 1,3 milioni di barili.
Le scorte di benzina sono aumentate di 2,4 milioni di barili la settimana prima del fine settimana del Memorial Day, l'inizio ufficiale della stagione estiva degli Stati Uniti. Gli analisti si aspettavano un aumento di 0,3 milioni di barili.
Il Dipartimento di Energia degli Stati Uniti rilascerà il attesissimo report delle scorte di petrolio greggio per la settimana conclusa il 20 maggio nel corso della giornata.
Il dato dimostrerà che le scorte Usa di greggio sono diminuite di 1,6 milioni di barili, mentre per le forniture di benzina è stato previsto un aumento di 0,4 milioni di barili.
Nel frattempo, il dollaro si è rafforzato nei confronti dell'euro tra i timori in corso sulle finanze della Grecia e la crisi del debito in Europa. L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è aumentato dello 0,34% a 76,31.
Un dollaro più forte rende le materie prime statunitensi più costose per gli importatori in possesso di altre valute.
Nonostante la recente volatilità dei prezzi del petrolio, il fornitore di servizi finanziari globali Barclays ha dichiarato che l'equilibrio del rischio del greggio rimane “fortemente sbilanciato verso l'alto”.
“Vediamo dei prezzi correnti solidi, mentre il rischio di ribasso a breve termine derivante da eventi esterni come la crisi sovrana del debito non può essere escluso, i picchi dell’anno non sono ancora arrivati”, ha dichiato la banca in un rapporto pubblicato stamane.
L’ICE Futures Exchange, ha scambiato i futures del Brent con consegna a luglio a 111,50 dollari al barile, in calo dello 0,72%, e 12,96 dollari al di sopra della controparte statunitense.