Investing.com – Il dollaro ha concluso la settimana in calo venerdì contro lo yen, con i timori sulla crisi del debito della zona euro e le aspettative di un futuro stimolo da parte della Federal Reserve che hanno spinto la richiesta di beni rifugio.
Il cambio USD/JPY ha toccato 78,41 giovedì, il minimo dal 5 giugno, successivamente il cambio si è attestato a 78,46, alla chiusura degli scambi, giù dello 0,98% sulla settimana.
Supporto a 77,98, minimo del 4 giugno e resistenza a 78,81, massimo dello scorso giovedì.
Il sentimento dei mercati è peggiorato venerdì, nei timori che la Spagna dovrà ricevere un salvataggio dopo che la regione di Valencia ha richiesto un aiuto finanziario allo stato centrale. Inoltre, il governo ha ridotto le sue previsioni di crescita per il 2013 ed ha dichiarato che l’economia resterà in recessione l’anno prossimo.
La notizia ha mandato alle stelle il rendimento dei titoli spagnoli, con il rendimento dei titoli a 10 anni al 7,26%, al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
L’euro è sceso al minimo di 11 anni contro lo yen venerdì, con EUR/JPY in calo dell’1,14% a 95,39.
Il dollaro è andato sotto forte pressione nella settimana, con gli operatori concentrati sulla testimonianza del presidente della Federal Reserve
Ben Bernanke, nella speculazione che i dati economici deboli USA potessero spingere un terzo round di allentamento quantitativo.
Bernanke ha dichiarato che la crescita ha perso il suo slancio nella prima parte dell’anno ed ha aggiunto che i progressi sul taglio del tasso di disoccupazione sono di una lentezza “frustrante”.
Tuttavia non si è sbilanciato circa la pianificazione di nuove misure di allentamento da parte della Fed per stimolare l’economia, ma ha confermato che la banca centrale statunitense resta pronta ad intervenire per supportare la ripresa economica laddove ce ne fosse la necessità.
Il ministro delle finanze giapponese Jun Azumi ha dichiarato che l’apprezzamento dello yen non riflette l’andamento dell’economia nipponica, aggiungendo che il governo è pronto ad intervenire nei mercati per proteggere l’economia basata sull’esportazione contro l’eccessivo apprezzamento dello yen.
“Gli improvvisi aumenti dello yen o dei movimenti eccessivi dei cambi possono danneggiare l’economia. Osserveremo con attenzione i mercati e prenderemo delle misure decise sulle valute se sarà necessario”, ha dichiarato.
Nella prossima settimana, gli investitori saranno concentrati sulla Spagna. I partecipati ai mercati attenderanno i dati USA sulla crescita economica del secondo trimestre, per valutare la forza della ripresa economica del paese.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta lunedì poiché non sono previsti eventi rilevanti.
Martedì 24luglio
Il Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke terrà un discorso; le sue dichiarazioni saranno seguite con attenzione, alla ricerca di indizi sul futuro della politica monetaria. Gli Stati Uniti rilasceranno inoltre dei dati sull’attività manifatturiera, un indicatore importate dell’attività economica, e della stato di salute dell’economia.
Mercoledì 25 luglio
Il Giappone produrrà i dati ufficiali sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra le importazioni e le esportazioni.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle vendite di case nuove, un indicatore importante dell’andamento dell’economia. Saranno rilasciati di dati sulle scorte di petrolio greggio.
Giovedì 26 luglio
Il governatore della BoJ Masaaki Shirakawa terrà un discorso a Tokyo; le sue dichiarazioni saranno ascoltate al fine di trovare delle indicazioni sul futuro della politica monetaria.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un importante indicatore della produzione, nonché i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 27 luglio
Il Giappone rilascerà i dati sull’IPC, che rappresenta la principale voce dell’inflazione. Il paese rilascerà inoltre
i dati sulle vendite al dettaglio, l’indicatore principale della spesa al consumo, che rappresenta la principale voce dell’economia generale.
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con un report preliminare sul PIL del secondo trimestre, la principale voce macroeconomica. Intnato l’Università del Michigan pubblicherà i dati sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione.
Il cambio USD/JPY ha toccato 78,41 giovedì, il minimo dal 5 giugno, successivamente il cambio si è attestato a 78,46, alla chiusura degli scambi, giù dello 0,98% sulla settimana.
Supporto a 77,98, minimo del 4 giugno e resistenza a 78,81, massimo dello scorso giovedì.
Il sentimento dei mercati è peggiorato venerdì, nei timori che la Spagna dovrà ricevere un salvataggio dopo che la regione di Valencia ha richiesto un aiuto finanziario allo stato centrale. Inoltre, il governo ha ridotto le sue previsioni di crescita per il 2013 ed ha dichiarato che l’economia resterà in recessione l’anno prossimo.
La notizia ha mandato alle stelle il rendimento dei titoli spagnoli, con il rendimento dei titoli a 10 anni al 7,26%, al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
L’euro è sceso al minimo di 11 anni contro lo yen venerdì, con EUR/JPY in calo dell’1,14% a 95,39.
Il dollaro è andato sotto forte pressione nella settimana, con gli operatori concentrati sulla testimonianza del presidente della Federal Reserve
Ben Bernanke, nella speculazione che i dati economici deboli USA potessero spingere un terzo round di allentamento quantitativo.
Bernanke ha dichiarato che la crescita ha perso il suo slancio nella prima parte dell’anno ed ha aggiunto che i progressi sul taglio del tasso di disoccupazione sono di una lentezza “frustrante”.
Tuttavia non si è sbilanciato circa la pianificazione di nuove misure di allentamento da parte della Fed per stimolare l’economia, ma ha confermato che la banca centrale statunitense resta pronta ad intervenire per supportare la ripresa economica laddove ce ne fosse la necessità.
Il ministro delle finanze giapponese Jun Azumi ha dichiarato che l’apprezzamento dello yen non riflette l’andamento dell’economia nipponica, aggiungendo che il governo è pronto ad intervenire nei mercati per proteggere l’economia basata sull’esportazione contro l’eccessivo apprezzamento dello yen.
“Gli improvvisi aumenti dello yen o dei movimenti eccessivi dei cambi possono danneggiare l’economia. Osserveremo con attenzione i mercati e prenderemo delle misure decise sulle valute se sarà necessario”, ha dichiarato.
Nella prossima settimana, gli investitori saranno concentrati sulla Spagna. I partecipati ai mercati attenderanno i dati USA sulla crescita economica del secondo trimestre, per valutare la forza della ripresa economica del paese.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta lunedì poiché non sono previsti eventi rilevanti.
Martedì 24luglio
Il Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke terrà un discorso; le sue dichiarazioni saranno seguite con attenzione, alla ricerca di indizi sul futuro della politica monetaria. Gli Stati Uniti rilasceranno inoltre dei dati sull’attività manifatturiera, un indicatore importate dell’attività economica, e della stato di salute dell’economia.
Mercoledì 25 luglio
Il Giappone produrrà i dati ufficiali sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra le importazioni e le esportazioni.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle vendite di case nuove, un indicatore importante dell’andamento dell’economia. Saranno rilasciati di dati sulle scorte di petrolio greggio.
Giovedì 26 luglio
Il governatore della BoJ Masaaki Shirakawa terrà un discorso a Tokyo; le sue dichiarazioni saranno ascoltate al fine di trovare delle indicazioni sul futuro della politica monetaria.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un importante indicatore della produzione, nonché i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 27 luglio
Il Giappone rilascerà i dati sull’IPC, che rappresenta la principale voce dell’inflazione. Il paese rilascerà inoltre
i dati sulle vendite al dettaglio, l’indicatore principale della spesa al consumo, che rappresenta la principale voce dell’economia generale.
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con un report preliminare sul PIL del secondo trimestre, la principale voce macroeconomica. Intnato l’Università del Michigan pubblicherà i dati sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione.