Investing.com - L’euro è sceso al livello più basso degli ultimi tre mesi e mezzo questo mercoledì, dopo i dati che hanno mostrato che l’attività del settore terziario nel Regno Unito è cresciuta al ritmo più veloce degli ultimi sei anni e mezzo.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8438, il minimo dal 17 maggio; successivamente il cambio si è attestato a 0,8441, in calo dello 0,26%.
Supporto a 0,8420, minimo del 16 maggio e resistenza a 0,8466, massimo della seduta.
Markit ha dichiarato che l’indice PMI del settore servizi è salito a 60,5 ad agosto, il massimo dal dicembre 2006m da 60,2 a luglio. Gli economisti avevano previsto un calo a 59,0.
Il report ha mostrato che le nuove imprese sono cresciute per l’ottavo mese consecutivo, e l’ultimo aumento è stato il maggiore degli ultimi 16 anni.
I dati hanno alimentato le speranze che la BoE possa alzare i tassi di interesse prima del previsto.
Il mese scorso la BoE si è impegnata a tenere i tassi di interesse ai minimi record finché il tasso di disoccupazione non scenderà al 7%; la banca prevede che ciò non avverrà prima di 3 anni.
Si prevede che la BoE mantenga la politica monetaria invariata durante il vertice di domani.
L’euro è rimasto sotto pressione per via delle aspettative che la BCE possa confermare l’impegno a tenere i tassi di interesse ai minimi record questo giovedì, nonostante i recenti dati postivi.
In Germania l’indice PMI relativo al settore dei servizi ha segnato 52,8 ad agosto, contro una lettura preliminare di 52,4. L’indice dei servizi PMI della zona euro è sceso a 50,7 da una stima iniziale di 51,0.
Intanto i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio nella zona euro sono salite di un destagionalizzato 0,1% a luglio, sotto le aspettative di un aumento dello 0,4%.
Un secondo report ha mostrato che il PIL della zona euro nel secondo trimestre è salito dello 0,3%, invariato rispetto alla stima preliminare.
L’euro è stabile contro il dollaro e contro lo yen, con EUR/USD in salita dello 0,01% a 1,3172 ed EUR/JPY in calo dello 0,01% a 131,15.
Il dollaro continua ad essere sostentuto dai dati sul comparto manifatturiero di statunitense, che hanno avvalorato la tesi di una riduzione del programma di stimolo della Federal Reserve già dal prossimo mese.
Intanto pesano i timori di un intervento USA contro il governo siriano, dopo che il Portavoce Repubblicano della Casa Bianca, John Boehner, e la Democratica Nancy Pelosi hanno dichiarato che sosterranno la proposta di un’azione militare del Presidente Obama.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8438, il minimo dal 17 maggio; successivamente il cambio si è attestato a 0,8441, in calo dello 0,26%.
Supporto a 0,8420, minimo del 16 maggio e resistenza a 0,8466, massimo della seduta.
Markit ha dichiarato che l’indice PMI del settore servizi è salito a 60,5 ad agosto, il massimo dal dicembre 2006m da 60,2 a luglio. Gli economisti avevano previsto un calo a 59,0.
Il report ha mostrato che le nuove imprese sono cresciute per l’ottavo mese consecutivo, e l’ultimo aumento è stato il maggiore degli ultimi 16 anni.
I dati hanno alimentato le speranze che la BoE possa alzare i tassi di interesse prima del previsto.
Il mese scorso la BoE si è impegnata a tenere i tassi di interesse ai minimi record finché il tasso di disoccupazione non scenderà al 7%; la banca prevede che ciò non avverrà prima di 3 anni.
Si prevede che la BoE mantenga la politica monetaria invariata durante il vertice di domani.
L’euro è rimasto sotto pressione per via delle aspettative che la BCE possa confermare l’impegno a tenere i tassi di interesse ai minimi record questo giovedì, nonostante i recenti dati postivi.
In Germania l’indice PMI relativo al settore dei servizi ha segnato 52,8 ad agosto, contro una lettura preliminare di 52,4. L’indice dei servizi PMI della zona euro è sceso a 50,7 da una stima iniziale di 51,0.
Intanto i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio nella zona euro sono salite di un destagionalizzato 0,1% a luglio, sotto le aspettative di un aumento dello 0,4%.
Un secondo report ha mostrato che il PIL della zona euro nel secondo trimestre è salito dello 0,3%, invariato rispetto alla stima preliminare.
L’euro è stabile contro il dollaro e contro lo yen, con EUR/USD in salita dello 0,01% a 1,3172 ed EUR/JPY in calo dello 0,01% a 131,15.
Il dollaro continua ad essere sostentuto dai dati sul comparto manifatturiero di statunitense, che hanno avvalorato la tesi di una riduzione del programma di stimolo della Federal Reserve già dal prossimo mese.
Intanto pesano i timori di un intervento USA contro il governo siriano, dopo che il Portavoce Repubblicano della Casa Bianca, John Boehner, e la Democratica Nancy Pelosi hanno dichiarato che sosterranno la proposta di un’azione militare del Presidente Obama.