Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro scende negli scambi della mattinata europea di questo martedì, sebbene le perdite siano minime, con i trader che attendono indizi sulla direzione dalle ultime letture sulla fiducia dei consumatori USA ma anche dal vertice annuale di Jackson Hole della Federal Reserve nel corso della settimana.
Alle 3 ET (07:00 GMT), l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di sei altre valute, scende dello 0,1% a 93,245. Il cambio USD/JPY va su dello 0,1% a 106,11, mentre la coppia GBP/USD sale dello 0,2% a 1,3093.
Il mercato ha adottato un atteggiamento di propensione al rischio questo martedì, grazie alla posizione aggressiva del governo Trump nei confronti dell’autorizzazione di potenziali cure per il Covid-19, nonché per le trattative commerciali in corso tra USA e Cina e finalizzate a risolvere i problemi sulla prima fase dell’accordo siglato a gennaio.
Tuttavia, i trader aspettano indicazioni più concrete dopo il recente brusco ribasso del biglietto verde: è crollato di oltre il 4% negli ultimi due mesi. Le letture di agosto sulla fiducia dei consumatori USA, previste nel corso della giornata, dovrebbero rivelare un lieve aumento, ma sarà la Fed a catturare la maggior parte dell’attenzione.
Il Presidente della Fed Jerome Powell terrà un discorso durante il simposio virtuale di Jackson Hole e ci si aspetta che segnali una politica più allentata per il futuro, con indicazioni su come sarà definito l’obiettivo di inflazione.
“Powell potrebbe far inciampare il dollaro a Jackson Hole se dovesse far riferimento in modo aggressivo ad un imminente regime combinato di controllo della curva del rendimento e di obiettivo di inflazione medio. Se questi due regimi dovessero essere annunciati insieme, probabilmente saranno negativi per il dollaro, (estremamente) positivi per l’oro e rappresenteranno la spinta finale per l’idea di ‘rendimenti reali negativi per sempre’”, scrivono in una nota gli analisti di Nordea.
Intanto, il cambio EUR/USD sale dello 0,1% a 1,1801, con l’euro in salita contro il biglietto verde, grazie alla revisione al rialzo della precedente stima sulla produzione economica tedesca.
Questa mattina, i dati hanno infatti rivelato che l’economia tedesca si è contratta al tasso record del 9,7% nel secondo trimestre. Un numero terribile, ma comunque migliore rispetto alla prima lettura secondo cui l’economia si sarebbe ridotta del 10,1%.
“L’unica cosa buona di tutti questi dati è che permettono di dare un ultimo sguardo allo specchietto retrovisore”, scrivono in una nota gli analisti di ING. “Guardando in avanti, non serve essere degli scienziati per prevedere che l’economia registrerà una delle migliori performance trimestrali anche nel terzo trimestre. Tutti gli indicatori sull’attività indicano un continuo incremento nei mesi estivi”.
Gli investitori ora aspettano la pubblicazione dell’indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche, alle 08:00 GMT, e si prevede un lieve rialzo.