- Il recente calo dell’S&P 500 segnala un potenziale cambiamento, con i risultati degli utili chiave che dovrebbero influenzare qualsiasi ripresa.
- I deludenti guadagni del settore tecnologico, in particolare quelli di Alphabet, hanno spinto il mercato al ribasso, sollevando preoccupazioni per ulteriori cali.
- Tecnicamente, l’indice S&P 500 potrebbe trovare un supporto vicino ai livelli di 5.435 o 5.542, ma i tori dovranno farsi vedere per innescare un rimbalzo.
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Le azioni europee e asiatiche sono scese bruscamente dopo il calo di Wall Street di mercoledì. Anche i future sugli indici statunitensi indicano un’apertura più debole a Wall Street.
Sebbene sia possibile un rimbalzo a breve termine, il recente danno tecnico significa che qualsiasi ripresa avrà bisogno di forti risultati sugli utili per sostenere lo slancio. In assenza di ciò, potrebbero verificarsi ulteriori vendite in prossimità dei livelli di supporto superati, soprattutto in considerazione del recente esaurimento del mercato durante il trend rialzista.
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Perché le azioni sono crollate questa settimana?
Dopo un rally così forte nella prima metà di quest’anno, sarebbe stato sempre difficile sostenere questo slancio, soprattutto perché non abbiamo assistito a un grande ritracciamento del trend rialzista. I mercati si erano chiaramente montati la testa, soprattutto nel settore tecnologico.
Sebbene nella settimana precedente si siano viste prove di rotazione in altri settori, come quello energetico e finanziario, queste non sono state abbastanza forti da impedire che il mercato più ampio scendesse insieme al settore tecnologico, non quando la prima delle “magnifiche 7” società ha comunicato risultati che hanno deluso le aspettative.
In effetti, le previsioni generali erano state piuttosto ottimiste per questa stagione degli utili, con sondaggi che indicavano che gli investitori si aspettavano che i risultati delle società alimentassero la prossima fase del rally azionario. Secondo FactSet, si prevedeva che le magnifiche 7 società avrebbero incrementato in modo significativo gli utili dell’S&P 500 nel secondo trimestre.
Quattro di queste società - Nvidia Corporation (NASDAQ:NVDA), Amazon (NASDAQ:AMZN), Meta (NASDAQ:META) e Alphabet (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) - sono/erano previste tra i primi cinque contributori alla crescita degli utili dell’S&P 500 su base annua per il secondo trimestre 2024.
Pertanto, la delusione di Alphabet (e di Tesla (NASDAQ:TSLA)) ha indotto gli investitori a rivedere in parte le loro aspettative, motivo per cui anche le azioni di altri titoli del gruppo dei Magnifici 7 hanno subito un colpo.
Gli investitori temono che le aziende, come ad esempio Alphabet, stiano spendendo molto più del previsto nello sviluppo dell’IA per superare i rivali in questo campo. Stanno iniziando a riconoscere che tutto il denaro investito nell’IA al momento è più un costo che un guadagno.
Sebbene la situazione possa cambiare nel lungo periodo, dato che i titoli growth sono per definizione valutati così tanto in base ai profitti futuri, nel breve periodo la discrepanza tra i risultati effettivi e le aspettative inizia a preoccupare alcuni investitori. Sarà interessante vedere come si comporteranno le altre società del gruppo dei Magnifici 7 quando pubblicheranno i loro risultati, la maggior parte dei quali arriverà la prossima settimana.
L’S&P registra il primo calo del 2% in questo trend rialzista, ma i compratori torneranno a farsi avanti?
Mercoledì, gli investitori di Wall Street hanno ulteriormente annullato le scommesse sulla frenesia dell’intelligenza artificiale che aveva spinto il mercato azionario statunitense a ripetuti massimi storici quest’anno. L’S&P 500 è sceso del 2,3%, segnando il peggior risultato dal dicembre 2022. È stata anche la prima volta che abbiamo registrato un calo del 2% in questo trend rialzista, che è stato uno dei più lunghi di sempre.
La vendita di mercoledì è stata trainata dalla tecnologia e quindi il titolo Nasdaq 100, che pesa molto sul settore tecnologico, ha subito il maggior calo, scendendo del 3,7% nella sessione. I suoi maggiori componenti sono stati tra i maggiori perdenti, come Alphabet, che è crollato del 5% dopo i risultati poco apprezzati degli utili. Altri titoli in forte ribasso mercoledì sono stati Tesla, dopo che i suoi profitti hanno mancato il bersaglio, mentre Nvidia (NASDAQ:NVDA), che quest’anno ha influenzato maggiormente il mercato azionario, è crollata di quasi il 7%.
La batosta subita da questi titoli ha certamente sgonfiato le loro valutazioni. Questo potrebbe invitare all’acquisto in ribasso, ma non bisogna essere troppo precipitosi: la stagione degli utili è appena iniziata. Pesi massimi come Apple (NASDAQ:AAPL), Microsoft (NASDAQ:MSFT), Amazon.com (NASDAQ:AMZN) e Meta sono tutti pronti a pubblicare i risultati degli utili la prossima settimana.
In ogni caso, dovremo vedere un nuovo segnale tecnico di “buy” sui principali indici o su settori specifici prima di tornare ad essere rialzisti sulle azioni. Maggiori informazioni più avanti, ma prima...
La Fed può venire in soccorso?
Sebbene il sell-off del mercato azionario sia insignificante se paragonato agli enormi guadagni realizzati negli ultimi due anni o giù di lì, l’improvviso calo potrebbe spingere la Fed a iniziare a tagliare i tassi prima e in modo più significativo di quanto il mercato avesse previsto in precedenza.
In effetti, la curva dei rendimenti statunitensi ha subito un brusco irripidimento, il che significa che gli investitori prevedono che la Fed farà proprio questo. I trader di swap prevedono oltre due tagli di un quarto di punto quest’anno, il primo dei quali è previsto per settembre.
Tuttavia, con la prossima decisione della Fed a una settimana di distanza, la spinta per un abbassamento dei costi di finanziamento si sta intensificando e l’ex presidente della Fed di New York, William Dudley, ha persino suggerito che i responsabili politici dovrebbero tagliare i tassi in occasione della prossima riunione piuttosto che aspettare fino a settembre. Il mercato attribuisce solo un 10% alla probabilità per un taglio nel vertice della prossima settimana.
Pertanto, se la Fed dovesse tagliare la prossima settimana, si tratterebbe di una grande sorpresa che potrebbe far impennare le azioni. Tuttavia, l’esito più probabile a mio avviso è che la banca centrale utilizzi questa riunione per preparare il mercato a un taglio a settembre e potenzialmente a un altro prima della fine dell’anno.
Analisi tecnica e idee di trading per lo S&P 500
Il dip-buying è stato il trade del 2024. Anche se questa strategia potrebbe tornare, le dimensioni e la velocità del calo di questa settimana fanno sì che alcuni large trader basati su regole, come i CTA (Commodity Trading Advisor) o alcuni hedge fund guidati da algoritmi, possano continuare a vendere titoli se emergono ulteriori prove che la marea è cambiata.
In quest’ottica, la linea di tendenza rialzista in vigore da ottobre, come si può vedere sul grafico dei future dell’S&P 500, dovrà mantenersi in chiusura giornaliera intorno all’area di 5435 per mantenere i tori in agguato in cerca di nuove opportunità di acquisto.
Se la linea di tendenza tiene, nei prossimi giorni potremmo assistere almeno a un rimbalzo a breve termine verso il supporto rotto nella regione compresa tra 5542 e 5588, dove il potenziale recupero potrebbe tornare sotto pressione.
Tuttavia, se la vendita dovesse continuare, la prossima potenziale area di supporto da tenere d’occhio è quella che segna i massimi di aprile e maggio tra 5333 e 5368. Al di sotto di quest’area, non c’è molto supporto fino al supporto a lungo termine e alla media a 200 giorni vicino alla soglia dei 5.000.
Pertanto, è meglio che i tori si impegnino a fondo oggi vicino a 5435 o, nella peggiore delle ipotesi, intorno all’area di supporto 5542-5588, al fine di evitare un calo molto più marcato.
In ogni caso, gli acquirenti avranno bisogno di una conferma che il mercato abbia almeno fatto un minimo temporaneo, data l’entità del calo di questa settimana e il fatto che il mercato non è ancora ai livelli di ipervenduto di 20 sull’indicatore RSI. L’RSI era a 20 almeno nelle ultime occasioni in cui il mercato ha toccato il fondo: ottobre 2022, ottobre 2023 e aprile 2024.
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Disclaimer: Questo articolo è scritto solo a scopo informativo; non costituisce una sollecitazione, un’offerta, un consiglio, una consulenza o una raccomandazione a investire e non è quindi inteso a incentivare in alcun modo l’acquisto di asset. Vorrei ricordarvi che qualsiasi tipo di asset viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso; pertanto, qualsiasi decisione di investimento e il rischio associato restano a carico dell’investitore.