Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro si indebolisce negli scambi della mattinata europea di questo venerdì, cedendo i guadagni precedenti, dopo che il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha illustrato una nuova strategia per far aumentare l’inflazione con una maggiore tolleranza di un’inflazione più alta.
Alle 2:40 ET (06:40 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,4% a 92,653. Il cambio GBP/USD sale dello 0,5% a 1,3263 (poco meno di un nuovo massimo dell’anno), mentre la coppia EUR/USD sale dello 0,4% a 1,1866.
Nel suo intervento al simposio di Jackson Hole svoltosi in modalità virtuale ieri, il Presidente della Federal Reserve USA Jerome Powell ha annunciato che la Fed punterà ad un tasso di inflazione medio del 2%, per contrastare anni di inflazione super-bassa.
I commenti di Powell hanno spinto i rendimenti dei Buoni del Tesoro USA ai massimi di parecchi mesi, aiutando il dollaro. Tuttavia, questo supporto non è durato molto, in quanto i trader hanno messo in conto un’inflazione più alta in futuro e l’impatto che questo avrà sui rendimenti reali.
“La Fed che tiene i tassi più bassi per un periodo più lungo, mostrando inoltre una maggiore tolleranza di un’inflazione più alta, è un ingrediente chiave per l’attuale storia dei rendimenti reali negativi USA che stanno deprezzando il dollaro”, scrivono in una nota gli analisti di ING.
“L’ostacolo principale per un ulteriore immediato selloff del dollaro, tuttavia, è il posizionamento. Le posizioni speculative nette short contro il dollaro e long sul cambio EUR/USD sono vicine agli estremi del marzo 2018”.
Intanto, il cambio USD/JPY scende dello 0,3% a 106,20, sulla scia della notizia di Reuters secondo cui il Primo Ministro giapponese Shinzo Abe avrebbe deciso di dimettersi, secondo una persona a lui vicina.
Abe terrà una conferenza stampa alle 4 ET (08:00 GMT).
L’emittente pubblica NHK aveva precedentemente dichiarato che Abe, che combatte da anni contro una colite ulcerosa, voleva evitare problemi per il governo dovuti ad un peggioramento delle sue condizioni di salute.
“C’è un po’ di nervosismo e di apprensione in quanto è il primo ministro in carica da più tempo e, se se ne dovesse andare, potrebbe scatenarsi l’incertezza. Forse la cosiddetta “Abenomics” (l’economia di Abe) finirà. E forse potremmo assistere a dei rimpatri, ecco perché lo yen si è rafforzato”, spiega Moh Siong Sim della Banca di Singapore in un articolo di Reuters.
“Non sono dell’idea che avrà un impatto duraturo sullo yen, perché se la notizia fosse vera, chiunque sarà il successore probabilmente sarà del Partito Liberal-Democratico e probabilmente un suo stretto alleato, di conseguenza ci sarebbe continuità a livello di politica”.