Investing.com – Il dollaro USA ha toccato un massimodi diversi mesi contro lo yen quest’oggi, ed è in salita contro le principali controparti, in seguito al vertice tra i ministri delle finanze della zona euro che non sono riusciti a trovare un accordo sul salvataggio alla Grecia, pesando sulla domanda di moneta unica.
Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,14% a 1,2799.
I dialoghi tra i ministri delle finanze della zona euro e il Fondo Monetario Internazionale si sono conclusi senza trovare un accordo su come ridurre il debito della Grecia a livelli sostenibili.
Il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker ha dichiarato che l’accordo è vicino ma di non sapere quando Atene riceverà la prossima tranche di aiuti. I dialoghi continueranno lunedì prossimo.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,06% a 1,5916.
I verbali della Banca d’Inghilterra hanno mostrato che un policy maker ha votato a favore di un ulteriore allentamento questo mese, chiedendo ulteriori 25 miliardi di sterline.
I verbali hanno mostrato inoltre che la ripresa economica nel Regno Unito ha risentito della crisi del debito in corso nella zona euro, dalle misure di austerity e dalla riluttanza delle banche a concedere prestiti.
L’ONS ha dichiarato che i prestiti del settore pubblico nel Regno Unito si sono attestati a 6,5 miliardi di sterline, in calo rispetto al dato rivisto di settembre di 9,9 miliardi, ma superiore alle aspettative di 4 miliardi di sterline.
Il biglietto verde è al massimo di sette mesi contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,82% a 82,34, mentre è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,07% a 0,9405.
Lo yen è andato sotto pressione in attesa delle elezioni del 16 dicembre che vedono favorito il partito di opposizione che ha chiesto una politica più aggressiva da parte della BoJ a sostegno della crescita.
Il sentimento sullo yen ha risentito negativamente dei dati sull’export giapponese. I dati ufficiali rilasciati oggi hanno mostrato che le esportazioni sono scese per il quinto mese ad ottobre, in calo del 6,5% su base annua, portando il deficit commerciale a 549 miliardi.
Il biglietto verde è in salita contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,02% a 0,9969, AUD/USD in calo dello 0,18% a 1,0369 e NZD/USD in calo dello 0,39% a 0,8137.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,19% a 81,08.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione. I dati saranno rilasciati con un giorno di anticipo in vista della Festa del Ringraziamento.
Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,14% a 1,2799.
I dialoghi tra i ministri delle finanze della zona euro e il Fondo Monetario Internazionale si sono conclusi senza trovare un accordo su come ridurre il debito della Grecia a livelli sostenibili.
Il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker ha dichiarato che l’accordo è vicino ma di non sapere quando Atene riceverà la prossima tranche di aiuti. I dialoghi continueranno lunedì prossimo.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,06% a 1,5916.
I verbali della Banca d’Inghilterra hanno mostrato che un policy maker ha votato a favore di un ulteriore allentamento questo mese, chiedendo ulteriori 25 miliardi di sterline.
I verbali hanno mostrato inoltre che la ripresa economica nel Regno Unito ha risentito della crisi del debito in corso nella zona euro, dalle misure di austerity e dalla riluttanza delle banche a concedere prestiti.
L’ONS ha dichiarato che i prestiti del settore pubblico nel Regno Unito si sono attestati a 6,5 miliardi di sterline, in calo rispetto al dato rivisto di settembre di 9,9 miliardi, ma superiore alle aspettative di 4 miliardi di sterline.
Il biglietto verde è al massimo di sette mesi contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,82% a 82,34, mentre è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,07% a 0,9405.
Lo yen è andato sotto pressione in attesa delle elezioni del 16 dicembre che vedono favorito il partito di opposizione che ha chiesto una politica più aggressiva da parte della BoJ a sostegno della crescita.
Il sentimento sullo yen ha risentito negativamente dei dati sull’export giapponese. I dati ufficiali rilasciati oggi hanno mostrato che le esportazioni sono scese per il quinto mese ad ottobre, in calo del 6,5% su base annua, portando il deficit commerciale a 549 miliardi.
Il biglietto verde è in salita contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,02% a 0,9969, AUD/USD in calo dello 0,18% a 1,0369 e NZD/USD in calo dello 0,39% a 0,8137.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,19% a 81,08.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione. I dati saranno rilasciati con un giorno di anticipo in vista della Festa del Ringraziamento.