Investing.com - Il dollaro oscilla vicino ad un nuovo massimo degli ultimi 12 anni contro le altre principali valute questo venerdì, mentre sulle valute legate al rischio continua a pesare la notizia del nuovo programma di stimolo della Banca Centrale Europea e gli investitori attendono i dati statunitensi.
Il cambio EUR/USD crolla dell’1,19% ad un nuovo minimo di 11 anni di 1,1227. L’euro è rimasto sotto pressione da quando ieri il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che la banca a marzo darà il via ad acquisti mensili da 60 miliardi di euro al mese che continueranno fino alla fine del 2016.
La moneta unica non ha risentito dei dati di questa mattina che hanno mostrato che l’indice composito preliminare dei direttori acquisti di Markit, che misura l’attività del settore manifatturiero e di quello dei servizi nella zona euro, è salito a 52,2 questo mese da una lettura di 51,4 a dicembre.
Gli analisti avevano previsto un aumento a 51,8 a gennaio.
In Germania, l’indice preliminare PMI per il settore manifatturiero è sceso a 51,0 questo mese da 51,2 di dicembre, contro le aspettative di un aumento a 51,7, mentre l’indice preliminare PMI per il settore dei servizi è salito a 52,7 a gennaio, da 52,1 del mese precedente, superando le aspettative di un aumento a 52,5.
Secondo Markit, l’indice preliminare PMI per il settore manifatturiero francese è salito a 49,5 questo mese da 47,5 di dicembre, al di sopra del previsto incremento a 48,1, mentre l’indice PMI per il settore dei servizi è sceso a 49,5 a gennaio da una lettura di 50,6 il mese precedente, deludendo le aspettative di un aumento a 50,7.
La sterlina scende ad un nuovo minimo degli ultimi 18 mesi contro il dollaro, con la coppia GBP/USD giù dello 0,16% a 1,4984.
La sterlina non ha risentito del report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico in cui si legge che le vendite al dettaglio britanniche sono salite dello 0,4% a dicembre, superando le aspettative di un calo dello 0,6%, dopo l’aumento dell’1,6% il mese precedente.
Su base annua, le vendite al dettaglio hanno visto un aumento del 4,3% il mese scorso, al di sopra del previsto incremento del 3,0%, dopo la crescita del 6,4% a novembre.
La coppia USD/JPY scende dello 0,25% a 118,21, mentre il cambio USD/CHF sale dello 0,21% a 0,8727.
Le valute legate alle materie prime sono in calo. La coppia AUD/USD scende dello 0,80% al minimo di cinque anni e mezzo di 0,7959 e il cambio NZD/USD è in calo dello 0,45% al minimo di due anni e mezzo di 0,7468. La coppia USD/CAD è in salita dello 0,33% a 1,2421, oscillando vicino al massimo di quasi sei anni.
Sempre oggi, i dati hanno mostrato che l’indice HSBC Flash dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è risultato pari a 49,8 a gennaio, rispetto al dato finale di dicembre di 49,6, mentre l’indice Flash della produzione manifatturiera per il mese di gennaio è salito a 50,1 da 49,9 di dicembre, poco al di sopra del livello 50 che indica la crescita.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,54% ad un nuovo massimo di 12 anni di 95,21.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati preliminari sull’attività del settore manifatturiero ed il report del settore privato sulla vendita di case esistenti.