Investing.com - Il dollaro è vicino al minimo di 8 mesi contro le altre principali valute questo lunedì; l’approccio cauto della Fed verso l’aumento dei tassi di interesse continua a pesare sul biglietto verde.
Il cambio USD/JPY è in calo dello 0,14%, a 107,95, staccandosi dal minimo di 17 mesi di 107,65.
Il Segretario di Gabinetto del Giappone Yoshihide Suga ha dichiarato quest’oggi che il governo sta seguendo con attenzione l’andamento dei mercati valutari, aggiungendo che le manovre sullo yen sono speculative.
Ma gli investitori sono dell’idea che il Giappone non agirà direttamente per bloccare l’apprezzamento dello yen almeno fino a dopo il G20 di Washington.
Il dollaro resta piuttosto debole contro lo yen per via della convinzione che la Federal Reserve possa adottare un approccio più cauto verso i futuri aumenti dei tassi di interesse quest’anno, nei timori per l’andamento dell’economia globale.
Tassi di interesse più bassi rendono il dollaro meno attraente per i titolari di altre valute.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,31% a 1,1437.
Il dollaro è in calo contro la sterlina, con la coppia GBP/USD in salita dell’1,03% a 1,4269 ed è in leggera salita contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF in calo dello 0,30% a 0,9508.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono ancora in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,65% a 0,7605 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,82% a 0,6862.
Il cambio USD/CAD è in calo dello 0,39% a 1,2927.
Le valute legate alle materie prime sono state sostenute dal rimbalzo del greggio dopo che la Russia ha annunciato che la produzione resterà invariata il prossimo anno.
Stamane il greggio era sceso dopo che gli analisti hanno dichiarato che il vertice di Doha, che si terrà questo mese tra i principali produttori di greggio, avrà un impatto limitato sulla sovrapproduzione globale.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,47% a 93,79, il minimo dall’agosto 2015.