Di Ambar Warrick
Investing.com-- La maggior parte delle valute asiatiche ha tratto sollievo dall’indebolimento del dollaro, salendo leggermente martedì, mentre il dollaro australiano è crollato dopo che la banca centrale ha aumentato i tassi di interesse meno del previsto.
Il dollaro australiano è sceso dello 0,8% a 0,6466 dollari dopo che la Reserve Bank of Australia ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base, meno del previsto. La banca centrale ha dichiarato di voler mantenere un equilibrio tra il contenimento dell’inflazione e la garanzia che forti aumenti dei tassi di interesse non frenino la crescita economica.
Sebbene la RBA abbia ancora annunciato ulteriori rialzi dei tassi d’interesse quest’anno, la mossa è stata ribassista per il dollaro australiano, in quanto il divario tra i tassi d’interesse locali e quelli internazionali si allarga.
L’economia australiana è alle prese con un’inflazione che ha raggiunto i massimi degli ultimi 20 anni, a causa dell’aumento dei costi del carburante e dei generi alimentari. La RBA ha alzato i tassi sei volte quest’anno.
Le valute asiatiche sono salite grazie alla debolezza dei dati economici statunitensi, che fanno pensare ad un possibile ammorbidimento da parte della Fed. L’{8827|indice del dollaro}} è sceso dello 0,1%, segnando quattro giorni consecutivi di perdite.
La settimana di festività in Cina e a Hong Kong ha ridotto i volumi degli scambi.
Ma lo yuan offshore è salito dello 0,2%, recuperando ulteriormente il minimo storico toccato il mese scorso.
La Cina ha messo in atto una serie di misure per stimolare la ripresa dello yuan, tra cui un maggior numero di correzioni giornaliere rialziste e interventi sui mercati valutari.
Ma gli analisti hanno avvertito che l’aumento dei tassi d’interesse statunitensi e la forza del dollaro continueranno probabilmente a fare pressione sullo yuan nel breve termine, dato che i tassi d’interesse cinesi sono scesi quest’anno ben al di sotto dei loro omologhi globali.
Il won sudcoreano è salito dello 0,2%, recuperando il minimo da 13 anni, mentre la rupia indonesiana è salita dello 0,1%.
In calo invece lo yen, sceso dello 0,2% e vicino al minimo da 24 anni a questa parte di circa 145 contro il dollaro. Lo yen è stato messo sotto pressione dai dati che mostrano che l’inflazione a Tokyo è salita ai massimi di otto anni a settembre.