LONDRA (Reuters) - Il dollaro resta sulla difensiva in un mercato cui mancano spunti immediati, in un'ultima seduta settimanale priva di appuntamenti o di indicazioni macroeconomiche di rilievo.
** Il 'dollar index' (DXY) si avvia a chiudere la sesta settimana in calo sulle ultime otto, facendo sorgere ulteriori dubbi sulla sostenibilità del trend rialzista del biglietto verde.
** Le positive indicazioni macro giunte ieri dagli Usa -- come l'indice Fed Filadelfia, salito ai massimi da 33 anni -- non sono riuscite a dare ulteriore slancio al dollaro, che nella parte centrale della settimana era salito sui massimi da un mese rispetto al paniere delle principali divise internazionali, grazie agli ultimi commenti 'restrittivi' del governatore Yellen e ai buoni dati su inflazione e vendite al dettaglio negli Usa.
** In mattinata l'euro/dollaro è ridisceso a un minimo di seduta a 1,0638, livello comunque non lontano dal picco di 1,0680 registrato ieri.
** Il dollaro d'altra parte scende al minimo intraday nei confronti dello yen a 112,96, due figure sopra il massimo da due settimane toccato mercoledì a 114,95.
** "In settimana il dollaro è salito a sprazzi, ma al movimento è mancata una vera convinzione. Ad esempio il dollaro/yen ha fallito il sorpasso di quota 115" spiega lo strategist di IG Securities Junichi Ishikawa. "Questo dimostra che il mercato sta ancora cercando di farsi un'idea delle implicazioni delle politiche del presidente Trump, il cui approccio sul commercio internazionale potrebbe non essere di sostegno al dollaro".