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Dollaro giù, dubbi sull’aumento dei tassi; sterlina sopra 1,28

Pubblicato 19.11.2018, 09:35
Aggiornato 19.11.2018, 09:35
© Reuters.

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Investing.com - Il dollaro scende contro il paniere delle valute questo lunedì, proseguendo il calo di venerdì in un clima di incertezza per il ritmo dei futuri aumenti dei tassi di interesse USA, mentre la sterlina rimane sopra il livello di 1,28 nella preoccupazione per la Brexit.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,09% a 96,25 alle 03:29 ET (08:29 GMT), dopo essere sceso dello 0,48% venerdì. L’indice ha segnato il massimo di 16 mesi di 97,53 il 12 novembre.

Il dollaro si è indebolito venerdì sulla scia dei commenti cauti resi dal vice presidente della Federal Reserve Richard Clarida che ha notato alcuni segnali di un rallentamento della crescita globale.

Clarida ha anche spiegato che i tassi di interesse USA si stanno avvicinando ad un livello neutrale e che tale neutralità “ha senso”.

Sempre venerdì, il presidente della Fed di Dallas Robert Kaplan ha affermato che prevede un rallentamento della crescita in Europa e Cina.

I commenti sono stati considerati indicativi del fatto che la Fed potrebbe fermare gli aumenti dei tassi prima del previsto.

Il dollaro è stabile contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 112,820, dopo essere sceso al minimo di due settimane 112,61 nella notte.

Il sentimento generale dei mercati è cauto sulla scia delle tensioni tra il vice presidente USA Mike Pence e il Presidente cinese Xi Jinping durante il summit Apec svoltosi nel fine settimana.

L’euro è scambiato vicino al minimo di una settimana e mezzo contro il dollaro, con il cambio EUR/USD a 1,1420.

La sterlina rimane sopra il livello di 1,28 contro il dollaro, con la coppia GBP/USD in salita dello 0,3% a 1,2872 in seguito al selloff della scorsa settimana nel trambusto per la bozza di accordo sulla Brexit presentata dal Primo Ministro Theresa May.

La sterlina ha trovato supporto nelle notizie secondo cui il mediatore dell’Unione Europea avrebbe proposto di estendere il periodo di transizione della Brexit per altri due anni, per dare a Regno Unito ed UE più tempo per finalizzare un accordo commerciale.

May si trova in difficoltà nel mantenere integro l’accordo dopo che numerosi ministri, tra cui il suo segretario alla Brexit, si sono dimessi la scorsa settimana, mentre altri stanno cercando di sfidare la sua leadership.

La valuta britannica è in salita contro l’euro, con il cambio EUR/GBP giù dello 0,29% a 0,8874.

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