Investing.com – Il dollaro è in calo contro le principali controparti oggi, la propensione al rischio è stata spinta dai buoni dati sugli utili del primo trimestre, ma pesano i timori sulla crisi del debito della zona euro.
Durante il pomeriggio degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,39% a 1,3132.
La propensione al rischio è stata supportata dagli utili del primo trimestre, che hanno riportato un profitto a sorpresa per il produttore di alluminio Alcoa.
Ma l’euro è rimasto vulnerabile per via del rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è schizzato al 6,01%, nei timori che gli effetti dell’immissione di liquidità della Banca Centrale Europea si stiano esaurendo.
Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy terrà un discorso al paese sul bilancio di austerità nel corso della giornata, mentre gli investitori temono l’eventualità della necessità di un salvataggio da qui a breve.
Intanto oggi l’Italia ha visto il rendimento dei titoli ad un anno salire per la prima volta da novembre, durante un’asta di scarso successo.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,23% a 1,5899.
Nel Regno Unito un report ha mostrato un aumento delle vendite ad dettaglio al passo più veloce lo scorso mese, accendendo le speranze per un’accelerazione della ripresa.
Il British Retail Consortium ha dichiarato che le vendite ad dettaglio sono salite del tasso annuo dell’ 1, 3%, dopo il calo dello 0,3% di febbraio
Il dollaro è rimbalzato dal minimo di sei settimane contro lo yen, ma è sceso contro il franco svizzero, con USD/JPY su dello 0,23% a 80,86 ed USD/CHF in calo dello 0,42% a 0,9145.
Stamane il ministro delle finanze giapponese ha dichiarato di osservare i movimenti dello yen con “grande interesse” dopo che la moneta ha toccato un massimo di sei settimane contro il dollaro ed ha spinto la richiesta di beni rifugio.
Intanto il biglietto verde è sceso nei confronti dei cugini canadesi australiani e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,17% a 1,0026, AUD/USD in salita dello 0,51% a 1,0302 e NZD/USD in salita dello 0,53% a 0,8192.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,19% a 79,89.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati del governo sui prezzi all’importazione, seguiti dai dati sulle scorte di greggio ed il bilancio federale. La Federal Reserve pubblicherà inoltre il suo Libro Beige.
Durante il pomeriggio degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,39% a 1,3132.
La propensione al rischio è stata supportata dagli utili del primo trimestre, che hanno riportato un profitto a sorpresa per il produttore di alluminio Alcoa.
Ma l’euro è rimasto vulnerabile per via del rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è schizzato al 6,01%, nei timori che gli effetti dell’immissione di liquidità della Banca Centrale Europea si stiano esaurendo.
Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy terrà un discorso al paese sul bilancio di austerità nel corso della giornata, mentre gli investitori temono l’eventualità della necessità di un salvataggio da qui a breve.
Intanto oggi l’Italia ha visto il rendimento dei titoli ad un anno salire per la prima volta da novembre, durante un’asta di scarso successo.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,23% a 1,5899.
Nel Regno Unito un report ha mostrato un aumento delle vendite ad dettaglio al passo più veloce lo scorso mese, accendendo le speranze per un’accelerazione della ripresa.
Il British Retail Consortium ha dichiarato che le vendite ad dettaglio sono salite del tasso annuo dell’ 1, 3%, dopo il calo dello 0,3% di febbraio
Il dollaro è rimbalzato dal minimo di sei settimane contro lo yen, ma è sceso contro il franco svizzero, con USD/JPY su dello 0,23% a 80,86 ed USD/CHF in calo dello 0,42% a 0,9145.
Stamane il ministro delle finanze giapponese ha dichiarato di osservare i movimenti dello yen con “grande interesse” dopo che la moneta ha toccato un massimo di sei settimane contro il dollaro ed ha spinto la richiesta di beni rifugio.
Intanto il biglietto verde è sceso nei confronti dei cugini canadesi australiani e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,17% a 1,0026, AUD/USD in salita dello 0,51% a 1,0302 e NZD/USD in salita dello 0,53% a 0,8192.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,19% a 79,89.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati del governo sui prezzi all’importazione, seguiti dai dati sulle scorte di greggio ed il bilancio federale. La Federal Reserve pubblicherà inoltre il suo Libro Beige.