Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute negli scambi sottotono di questo lunedì, sul sentimento pesano il fallimento dell’accordo tra i principali produttori sul congelamento della produzione ed i dati statunitensi deludenti di venerdì.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,51% a 108,22.
Il vertice tra i principali produttori mondiali di greggio svoltosi ieri a Doha, in Qatar, si è concluso senza un accordo sul congelamento della produzione per ridurre l’eccesso di scorte e supportare i prezzi.
Le trattative sono fallite quando l’Arabia Saudita ha preteso che anche l’Iran partecipasse alla limitazione della produzione.
L’Iran aveva già dichiarato di non voler partecipare alle trattative e di non essere intenzionato ad accettare un congelamento della produzione fino a quando non la avrà riportata ai livelli precedenti alle sanzioni internazionali.
Lo yen si è rafforzato dall’inizio dell’anno dal momento che le politiche monetarie di Giappone ed Europa, basate su tassi di interesse negativi, hanno fatto aumentare la richiesta di investimenti rifugio.
Uno yen forte costituisce un ostacolo per la Banca del Giappone, che sta tentando di sostenere l’inflazione, e i funzionari nipponici hanno dichiarato che potrebbero intervenire per indebolire la valuta.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,27% a 1,1313.
Il biglietto verde è andato sotto pressione dopo i report che hanno mostrato che la produzione industriale USA è scesa più del previsto a marzo e che il sentimento dei consumatori è peggiorato questo mese.
I report alimentano le aspettative che la Federal Reserve manterrà un approccio cauto per quanto riguarda l’aumento dei tassi di interesse.
Intanto, il dollaro sale contro la sterlina, con la coppia GBP/USD giù dello 0,16% a 1,4182 ed è in calo contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF in calo dello 0,33% a 0,9647.
Il dollaro australiano è in calo, con la coppia AUD/USD che scende dello 0,13% a 0,7715 ed il cambio NZD/USD giù dello 0,35% a 0,6941.
Dai dati di stamane è emerso che l’indice dei prezzi al consumo in Nuova Zelanda è salito dello 0,2% nel primo trimestre, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%, dopo un calo dello 0,5%.
Su base annua, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,4%, come previsto.
Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,66% a 1,2899.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,17% a 94,53.