Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo martedì, la pubblicazione dei dati deludenti sul settore immobiliare statunitense ha alimentato i timori per la forza dell’economia, pesando sulla domanda del biglietto verde.
Secondo il Census Bureau, le concessioni edilizie sono crollate del 7,7% a marzo a 1,086 milioni di unità, dopo il calo del 2,2% del mese precedente a 1,177 milioni di unità. Gli analisti avevano previsto un aumento a 1,200 milioni di unità il mese scorso.
Il numero delle nuove costruzioni USA è crollato dell’8,8% a marzo a 1,089 milioni di unità dopo il balzo del 6,9% a 1,194 milioni di unità di febbraio, dato rivisto da una stima precedente pari a 1,178 milioni di unità.
Gli analisti avevano previsto una lettura pari a 1,170 milioni di unità a marzo.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,48% a 109,25.
Lo yen è andato sotto pressione quando stamane, il Ministro per le Finanze giapponese Taro Aso ha dichiarato di essere intenzionato ad adottare “varie misure” contro le eccessive oscillazioni della valuta ed ha aggiunto che i rapidi movimenti dello yen non sono graditi.
Intanto, persiste l’incertezza per il futuro dell’aumento dei tassi USA dopo che il Presidente della Fed di New York William Dudley ieri ha dichiarato che la banca centrale manterrà un approccio cauto per quanto riguarda l’inasprimento della politica monetaria.
Secondo il Presidente della Fed di Boston Eric Rosengren, invece, i tassi potrebbero essere alzati più rapidamente del previsto.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,30% a 1,1347.
Questa mattina i dati hanno mostrato che l’indice ZEW sul sentimento economico in Germania è salito a 11,2 ad aprile dalla lettura di marzo di 4,3, al di sopra della lettura di 8,0 prevista.
Intanto, il dollaro scende contro la sterlina, con la coppia GBP/USD su dello 0,73% a 1,4380 ed il cambio USD/CHF in calo dello 0,22% a 0,9620.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con il cambio AUD/USD su dello 0,66% a 0,7799 e la coppia NZD/USD che balza dell’1,25% a 0,7035.
Dai verbali del vertice di aprile della Reserve Bank of Australia è emerso che la banca centrale non ha fretta di tagliare i tassi di interesse e che continuerà a tenere d’occhio l’andamento dell’occupazione.
La RBA ha inoltre espresso apprensione per la forza del dollaro australiano, dichiarando che “i membri hanno notato che un tasso di cambio forte potrebbe complicare i progressi del riequilibrio dell’attività nei confronti dei settori non minerari dell’economia”.
La coppia USD/CAD scende dello 0,56% a 1,2713.
Le valute legate alla materia prima sono state incoraggiate dalla ripresa di quest’oggi del prezzo del greggio dal momento che uno sciopero dei lavoratori in Kuwait ha fatto quasi dimezzare la produzione della materia prima nel paese.
Il greggio è crollato ieri dopo che il vertice tra i principali produttori mondiali della materia prima tenutosi domenica a Doha, in Qatar, si è concluso senza un accordo per la riduzione della produzione mirata a supportare i prezzi.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,31% a 94,17, il minimo dal 13 aprile.