Di Geoffrey Smith
Investing.com - Il dollaro ha iniziato la settimana testando un nuovo minimo di nove mesi, mentre gli operatori di mercato scommettono sul fatto che la Fed ridurrà l’entità dei suoi aumenti dei tassi di interesse per la seconda riunione consecutiva di febbraio.
I funzionari della Fed stanno entrando nel "periodo di silenzio" prima del vertice di politica del 1° febbraio, ma un articolo pubblicato dal Wall Street Journal nel fine settimana ha rafforzato le aspettative che il prossimo rialzo sarà di 25 punti base, piuttosto che dei 50 punti base visti nell’ultimo vertice.
Una serie di dati economici deboli la scorsa settimana, tra cui il calo delle vendite al dettaglio e della produzione industriale, ha dato l’impressione che l’economia statunitense abbia subito un forte rallentamento alla fine dell’anno, nonostante la continua forza del mercato del lavoro. Questo sarà probabilmente si vedrà nella lettura preliminare del PIL di giovedì, dove si prevede che il tasso di crescita su base trimestrale rallenti al 2,6% dal 3,2% del terzo trimestre.
Alle 02:55 ET (08:55 CET), l’indice del dollaro, che tiene traccia del biglietto verde rispetto a un paniere di valute delle economie avanzate, era in calo dello 0,3% a 101,515, estendendo le perdite della settimana precedente. Il dollaro ha recuperato praticamente tutti i guadagni ottenuti da quando la Fed ha iniziato ad alzare i tassi di interesse nel marzo scorso.
"Il calendario dei dati, in teoria, dovrebbe mantenere il dollaro sul lato morbido questa settimana", ha detto Chris Turner di ING in una nota ai clienti. "Tuttavia, il DXY ha già fatto molta strada e dubitiamo che il mercato sia pronto ad aggiungere posizioni corte sul dollaro in vista del vertice del FOMC della prossima settimana".
Le altre valute le cui banche centrali sono state più lente nell’iniziare ad alzare i tassi stanno invece sovraperformando. L’euro è salito dello 0,5% a 1,0913 dollari dopo una serie di dichiarazioni al World Economic Forum da parte di funzionari della BCE che hanno insistito sul fatto che il prossimo intervento sui tassi sarà "significativo", ossia superiore a 25 punti base. Tuttavia, il mercato continua a prevedere un primo taglio dei tassi della BCE entro la fine dell’anno.
Anche lo yen continua a rafforzarsi mentre il mercato testa la determinazione della Banca del Giappone a difendere il suo obiettivo di rendimento obbligazionario a lungo termine.
Questo lunedì ci si aspettano volumi ridotti, con l’inizio delle festività del Capodanno lunare in Cina e la mancanza di dati importanti sugli altri mercati.
Tuttavia, due valute che probabilmente saranno al centro dell’attenzione più tardi saranno il real brasiliano e il peso argentino peso, dopo che i rispettivi Paesi hanno avviato i colloqui per la creazione di una moneta comune. Il real, pur essendo sempre volatile, negli ultimi anni è stato un modello di stabilità rispetto al peso.