Investing.com – Il dollaro statunitense è in calo rispetto alle altre principali valute questo lunedì grazie ai progressi della Grecia nella gestione del proprio debito che incoraggiano la domanda degli investitori.
Durante il pomeriggio degli scambi europei, il dollaro è in calo rispetto all’euro con il cambio EUR/USD che segna un aumento dello 0.55% a 1,3057.
L’Euro recupera in seguito alla proposta della Grecia di ricomprare il proprio debito da investitori privati, come parte di un accordo per sbloccare un nuovo pacchetto di iniezione di liquidità di 44 miliardi di Euro.
I Ministri delle Finanze dell’Eurozona si incontreranno a Bruxelles per discutere i termini del nuovo pacchetto di aiuti concessi alla Grecia, a seguito del benestare del Parlamento tedesco di venerdì.
L’Euro mostra una leggera variazione a seguito della formale richiesta di iniezione di liquidità di 37 miliardi di Euro da parte della Spagna nel settore bancario.
I dati mostrano che l’indice composito delle attività manifatturiere nella zona Euro è rimasto invariato al 46,2 a novembre, il livello più alto da marzo, ma ancora in contrazione per il sedicesimo mese consecutivo.
Il biglietto verde è in calo rispetto alla sterlina con il cambio GBP/USD in aumento dello 0.46% a 1,6084.
Nel Regno Unito i dati indicano che l’indice composito delle attività manifatturiere si attesta a Novembre al 49.1, in crescita rispetto alle previsioni riviste al ribasso di 47.3 di ottobre, e superando le aspettative di 48.1.
Tuttavia l’indice rimane sotto la soglia di 50.0, limite che segna il passaggio dalla fase di contrazione a quella di crescita
Il biglietto verde si indebolisce nei confronti dello yen, con il cambio USD/JPY in ribasso dello 0.29% a 82.22, e anche nei confronti del franco svizzero , con il cambio USD/CHF in ribasso dello 0.19% a 0.9260.
Lo yen rimane sotto pressione, nelle aspettative che le prossime elezioni del 16 dicembre possano aumentare la pressione politica sulla banca del Giappone affinché implementi una politica di stimolo monetario più aggressiva.
Questa mattina i dati ufficiali mostravano che le vendite al dettaglio in Svizzera sono cresciute del 2,7% ad ottobre, meno dell’atteso 4,1%.
Un ulteriore report ha indicato che il PMI SVME si è attestato al 48,5% a novembre, rispetto al 46,1 di ottobre.
L’andamento del biglietto verde è altalenante nei confronti delle controvalute canadesi, australiane e neozelandesi, con rispettivamente un cambio USD/CAD in ribasso 0.23% a 0.9918, AUD/USD in ripresa dello 0.07% a 1,0434 e NZD/USD in calo dello 0.18% a 0.8216.
Il dollaro australiano rimane sotto pressione dopo i dati ufficiali che dimostrano come le vendite al dettaglio siano stabili da Ottobre.
La misura del valore del dollaro statunitense in relazione ad un paniere di altre sei valute, è sceso dello 0,46% a 79,85.
Nel corso della giornata, l’ISM (Institute of Supply Management) rilascerà i dati sulla crescita del settore manifatturiero negli Stati Uniti.
Durante il pomeriggio degli scambi europei, il dollaro è in calo rispetto all’euro con il cambio EUR/USD che segna un aumento dello 0.55% a 1,3057.
L’Euro recupera in seguito alla proposta della Grecia di ricomprare il proprio debito da investitori privati, come parte di un accordo per sbloccare un nuovo pacchetto di iniezione di liquidità di 44 miliardi di Euro.
I Ministri delle Finanze dell’Eurozona si incontreranno a Bruxelles per discutere i termini del nuovo pacchetto di aiuti concessi alla Grecia, a seguito del benestare del Parlamento tedesco di venerdì.
L’Euro mostra una leggera variazione a seguito della formale richiesta di iniezione di liquidità di 37 miliardi di Euro da parte della Spagna nel settore bancario.
I dati mostrano che l’indice composito delle attività manifatturiere nella zona Euro è rimasto invariato al 46,2 a novembre, il livello più alto da marzo, ma ancora in contrazione per il sedicesimo mese consecutivo.
Il biglietto verde è in calo rispetto alla sterlina con il cambio GBP/USD in aumento dello 0.46% a 1,6084.
Nel Regno Unito i dati indicano che l’indice composito delle attività manifatturiere si attesta a Novembre al 49.1, in crescita rispetto alle previsioni riviste al ribasso di 47.3 di ottobre, e superando le aspettative di 48.1.
Tuttavia l’indice rimane sotto la soglia di 50.0, limite che segna il passaggio dalla fase di contrazione a quella di crescita
Il biglietto verde si indebolisce nei confronti dello yen, con il cambio USD/JPY in ribasso dello 0.29% a 82.22, e anche nei confronti del franco svizzero , con il cambio USD/CHF in ribasso dello 0.19% a 0.9260.
Lo yen rimane sotto pressione, nelle aspettative che le prossime elezioni del 16 dicembre possano aumentare la pressione politica sulla banca del Giappone affinché implementi una politica di stimolo monetario più aggressiva.
Questa mattina i dati ufficiali mostravano che le vendite al dettaglio in Svizzera sono cresciute del 2,7% ad ottobre, meno dell’atteso 4,1%.
Un ulteriore report ha indicato che il PMI SVME si è attestato al 48,5% a novembre, rispetto al 46,1 di ottobre.
L’andamento del biglietto verde è altalenante nei confronti delle controvalute canadesi, australiane e neozelandesi, con rispettivamente un cambio USD/CAD in ribasso 0.23% a 0.9918, AUD/USD in ripresa dello 0.07% a 1,0434 e NZD/USD in calo dello 0.18% a 0.8216.
Il dollaro australiano rimane sotto pressione dopo i dati ufficiali che dimostrano come le vendite al dettaglio siano stabili da Ottobre.
La misura del valore del dollaro statunitense in relazione ad un paniere di altre sei valute, è sceso dello 0,46% a 79,85.
Nel corso della giornata, l’ISM (Institute of Supply Management) rilascerà i dati sulla crescita del settore manifatturiero negli Stati Uniti.