Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro statunitense è salito nelle prime ore degli scambi europei di lunedì, sfiorando i massimi di cinque settimane in vista degli attesissimi dati sull’inflazione statunitense, che potrebbero fornire maggiori chiarimenti sul percorso di rialzo dei tassi della Federal Reserve.
Alle 08:05 CET, l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde rispetto a un paniere di sei altre valute, era in rialzo dello 0,1% a 103,640, non lontano dal massimo di martedì scorso di 103,96, il livello più alto dal 6 gennaio.
Martedì è prevista la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo, che dovrebbe mostrare che i tassi mensili sono aumentati a gennaio, ma che il dato annuale è in calo.
Gli operatori sembrano favorire il biglietto verde in vista del report IPC, dopo che le revisioni dei dati precedenti hanno mostrato che i prezzi al consumo sono aumentati a dicembre invece di diminuire come precedentemente stimato. Il sondaggio dell’Università del Michigan di venerdì ha anche mostrato una prospettiva di inflazione a un anno superiore al dato finale di gennaio.
Una forte inflazione potrebbe costringere i mercati a riconsiderare se la Fed taglierà effettivamente i tassi quest’anno, in particolare dopo il report positivo sull’occupazione all’inizio del mese.
Il dollaro ha anche beneficiato del suo status di bene rifugio dopo che gli Stati Uniti hanno abbattuto un quarto oggetto sul Nord America nel fine settimana, sollevando i timori di ulteriori tensioni geopolitiche dopo l’abbattimento di un pallone spia cinese la scorsa settimana.
Il cambio USD/JPY è salito dello 0,6% a 132,13, con lo yen che ha ceduto gran parte dei guadagni di venerdì dopo che le speculazioni hanno collegato l’accademico Kazuo Ueda al ruolo di prossimo governatore della Banca del Giappone.
Ueda era stato visto come un outsider che avrebbe potuto cambiare l’attuale politica ultra-allentata della banca centrale, ma l’ottimismo si è stemperato in vista dell’annuncio di martedì, dopo aver espresso il suo sostegno all’attuale posizione della banca centrale.
Il cambio EUR/USD Il dollaro è rimasto fermo a 1,0675, non lontano dal minimo di cinque settimane di lunedì a 1,0656. Mercoledì la Commissione europea pubblicherà le previsioni economiche trimestrale per l’area dell’euro, mentre martedì la zona euro pubblicherà i dati rivisti sul PIL.
Il cambio GBP/USD è sceso dello 0,1% a 1,2049, rimanendo debole dopo che i dati pubblicati venerdì hanno mostrato che mentre il Regno Unito ha evitato per poco una recessione tecnica nell’ultimo trimestre del 2022, ed il prodotto interno lordo è comunque sceso dello 0,5% sul mese di dicembre.
Il cambio USD/CNY è salito dello 0,3% a 6,8299, con la speculazione che le autorità cinesi allenteranno ulteriormente la politica monetaria per cercare di generare crescita mentre il Paese esce dalle rigide misure anti-COVID.