Investing.com - Il dollaro è in lieve rialzo contro la maggior parte dei rivali negli scambi della mattinata europea di questo mercoledì, supportato nella notte dalle notizie di un’assenza di progressi nelle trattative commerciali con la Cina.
Tuttavia, si attesta in range stretto con i mercati in attesa della conclusione dei due giorni di vertice sulla politica monetaria della Federal Reserve.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è scambiato a 95,928, su dello 0,1% rispetto a ieri sera.
La Fed pubblicherà la dichiarazione di politica monetaria alle 14:00 ET (18:00 GMT) ed i mercati sembrano aver già messo in conto un ammorbidimento della sua posizione, sebbene sia tutt’altro che certa la direzione che potrebbe prendere.
Sarà particolarmente interessante il cosiddetto grafico “dot plot” che mostra le aspettative dei membri della Fed circa l’andamento dei tassi entro un orizzonte di due anni e molti prevedono che da questo emerga che le aspettative di ulteriori aumenti dei tassi sono scese rispetto al precedente vertice. Si spera anche di avere una dichiarazione più chiara circa la tempistica e il grado in cui la Fed smetterà di ridimensionare il suo bilancio.
Marc Chandler, socio di Bannockburn Global Forex, avverte che il mercato potrebbe aspettarsi troppo dalla Fed stavolta, spiegando che una vasta maggioranza di funzionari della Fed avevano indicato la necessità di due o più aumenti dei tassi in occasione dell’ultimo vertice.
“Sembra irragionevole aspettarsi che abbiano tutti cambiato totalmente idea. Le previsioni medie indicheranno probabilmente un aumento”, scrive Chandler in un’anteprima sul vertice. Le condizioni finanziarie, come il rendimento dei bond, si sono allentate tanto velocemente quanto si erano inasprite alla fine del 2018, sottolinea.
Alle 04:00 ET (08:00 GMT), l’euro scende contro il dollaro a 1,1351, mentre la sterlina va giù dello 0,2% a 1,3239.
La sterlina si è indebolita sulla scia delle notizie secondo cui l’UE adotterà una linea dura nei confronti di qualsiasi richiesta da parte del Primo Ministro Theresa May per rinviare la data della Brexit prevista per il 29 marzo. I leader UE cominceranno un summit a Bruxelles nel corso della giornata e May dovrebbe presentare la sua richiesta domani mattina.