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Dollaro in stabile contro i rivali, pesa il “precipizio fiscale”

Pubblicato 28.11.2012, 11:02
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Investing.com – Il dollaro USA è in stabile contro le principali controparti questo mercoledì, con i mercati che restano sotto pressione tra i timori per la politica fiscale USA ed calo dell’ottimismo per la Grecia.

Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro è in salita contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,12% a 1,2928.

Nonostante i creditori internazionali si siano accordati su un piano che ridurrà il debito greco e permetterà al paese di assicurarsi la prossima tranche di aiuti, lo scetticismo dei mercati è aumentato per via della mancanza di dettagli su come Atene implementerà le riforme necessarie ha colpito il sentimento del rischio.

Intanto, gli investitori hanno continuato a monitorare gli sviluppi sul cosiddetto “precipizio fiscale”, circa 600 miliardi di dollari in aumenti di tasse e tagli alla spesa pubblica, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.

Il sentimento è peggiorato ulteriormente dopo che il leader della maggioranza al Senato Harry Reid si è detto frustrato dalla mancanza di progressi nella impasse fiscale di Washington.

Il biglietto verde è salito anche contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,10% a 1,6005.

Il biglietto verde è sceso contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,32% a 81,88, ed è in salita contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,11% a 0,9315.

Il biglietto verde è stabile contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,09% a 0,9937, AUD/USD in salita dello 0,05% a 1,0453 e NZD/USD in salita dello 0,03% a 0,8214.

In Australia i dati ufficiali hanno mostrato che le costruzioni sono salite dell’1,7% nel terzo trimestre, meno rispetto al previsto aumento del 2,7%, contro un aumento dello 0,9% nel trimestre precedente.

L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,02% a 80,39.

Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulla vendita di case nuove, nonché i dati del governo sulle scorte di greggio.

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