Investing.com - Il dollaro scende contro lo yen e l’euro negli scambi europei di questo venerdì mattina, ma sale contro indicatori di rischio come l’aussie, con i trader che evitano il rischio in vista di un fine settimana che si prospetta caratterizzato da tensioni geopolitiche.
Alle 3:40 ET (07:40 GMT), l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, resta invariato a 96,995 ma le performance contro le singole valute sono state miste.
Contro lo yen, il dollaro scende dello 0,2% a 108,20 avvicinandosi ad un nuovo minimo di 14 mesi, mentre l’euro sale a 1,1281 dollari.
Lo yuan cinese si è indebolito ulteriormente nella seduta asiatica, un calo poi giustificato dai dati deludenti sulla produzione industriale e sugli investimenti fixed asset di maggio. A solo il 5,0%, la produzione industriale è cresciuta al tasso più lento dal 2002.
La Cina ha inoltre annunciato le ultime contromisure nello scontro con gli USA, aumentando i dazi alle importazioni su alcune condotte in acciaio da USA ed UE di un fattore 10.
Negli Stati Uniti, una lettera firmata da centinaia di compagnie tra cui Walmart (NYSE:WMT) e Target (NYSE:TGT) invita il Presidente Donald Trump a non procedere con l’applicazione di dazi su altri 325 miliardi di importazioni cinesi, in quanto peserebbero su imprese, coltivatori e famiglie americane.
Il governo ieri sera aveva annunciato che avrebbe rinunciato ai dazi sui pannelli solari dall’Asia, in un allentamento simbolico delle tensioni in quanto questi pannelli rappresentano solo il 3% del mercato statunitense, secondo l’esperto di strategie di Deutsche Bank (DE:DBKGn) Ulrich Stephan.
Il dollaro potrebbe vedere dei movimenti nel corso della giornata dopo una raffica di dati USA, tra cui le vendite al dettaglio di maggio alle 8:30 ET, la produzione industriale di maggio alle 9:15 ET e l’indice sul sentimento dei consumatori del Michigan alle 10 ET.
La sterlina resta sotto pressione dopo il primo round della corsa alla leadership del partito Conservatore che ha lasciato Boris Johnson come chiaro favorito. La valuta britannica scende dello 0,1% sia contro il dollaro che contro l’euro, in attesa di un discorso del Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney.