Investing.com - Il dollaro recupera contro le altre principali valute questo mercoledì, ma resta sotto pressione dopo la notizia che gli americani hanno scelto Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,47% a 1,1077, staccandosi dal massimo di due mesi di 1,1300 toccato nell’overnight.
Il dollaro è crollato dopo ch ecandidato repubblicano Donald Trump è stato scelto come 45esimo presidente degli Stati Uniti d'America: si tratterebbe una vittoria a sorpresa contro i sondaggi che davano la candidata Hillary Clinton come favorita.
Il crollo dei mercati è avvenuto dopo la telefonata di Hillary Clinton a Trump nella quale gli avrebbe riconosciuto la vittoria; determinanti per il risultato finale i voti degli stati chiave Florida, Carolina del Nord e Ohio.
Una vittoria di Trump è considerata un evento negativo per i mercati finanziari poiché le sue politiche rappresenterebbero una fonte di incertezza per l’economia statunitense.
Dopo la notizia, Ewald Nowotny, membro del consiglio direttivo BCE ha dichiarato che la banca è pronta ad intervenire qualora dovessero verificarsi delle emergenze.
Il peso messicano ha leggermente recuperato contro il dollaro, ma il cambio MXN/USD è crollato dell’8,42% a 0,0046.
Gli analisti prevedono che la banca centrale del Messico alzerà i tassi tra i 75 ed i 150 punti base dopo la vittoria di Trump.
Il cambio GBP/USD sale dello 0,27% at 1.2417, dopo aver toccato il massimo di un mese di 1,2548.
Il cambio USD/JPY è crollato dell’1,84% a 103,22, dopo aver toccato il minimo di un mese di 101,19, mentre il cambio USD/CHF è in calo dello 0,21% a 0,9758.
Il ministro delle finanze nipponico Taro Aso ha dichiarato martedì che Tokyo dovrà reagire all’andamento del mercato valutario qualora l’esito delle elezioni dovesse causare un’impennata dello yen.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con il cambio AUD/USD in calo dell’1,25% a 0,7665, mentre il cambio NZD/USD è in calo dell’1,30% a 0,7291.
Il cambio USD/CAD è in salita dello 0,95% a 1,3414, staccandosi dal massimo di sette mesi di 1,3525 toccato precedentemente dopo il calo del greggio.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,48% a 97,41, dopo aver toccato il minimo di un mese di 95,91.