Investing.com - Il dollaro è pressoché invariato questo martedì, gli investitori aspettano indicazioni sulla politica monetaria che potrebbero emergere dalla testimonianza del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell sull’economia e la politica monetaria nel corso della giornata.
L’ indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,01% a 94,26 alle 1:44 ET (05:44 GMT). Powell testimonierà davanti alla Commissione Bancaria al Senato USA alle 10:00 ET (14:00 GMT) oggi, per poi comparire davanti alla Commissione ai Servizi Finanziari della Camera dei Rappresentanti domani.
Prima della comparizione di Powell, la Fed ha fornito una valutazione positiva dell’economia statunitense, ribadendo che il mercato del lavoro e l’inflazione forti dovrebbero supportare i piani della banca centrale di procedere con degli aumenti dei tassi graduali.
Gli analisti e molti dei colleghi di Powell prevedono altri due aumenti dei tassi quest’anno, mentre continua l’espansione economica. Il Dipartimento per il Commercio USA ieri ha reso noto che le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,5% per il quinto mese consecutivo, alimentando ulteriormente le aspettative sugli interventi sui tassi della Fed.
“In breve, ci aspettiamo che il presidente mostri ottimismo sulla crescita e l’inflazione, coerente con il continuo inasprimento “graduale”“, scrive Jim O’Sullivan, capo economista di High Frequency Economics.
“Senza dubbio prenderà atto di alcuni rischi ribassisti legati all’atteggiamento commerciale bellicoso del governo, ma probabilmente eviterà di criticare il governo”.
Intanto, il cambio AUD/USD sale dello 0,19% a 0,7434, mentre la coppia USD/JPY è in salita dello 0,11% a 112,42.
“Sembra che il cambio dollaro-yen sia in qualche modo immune al rischio cinese al momento”, afferma l’esperto di strategia monetaria di Mizuho Securities Masafumi Yamamoto. “Ma esiste il rischio che se l’indice Shanghai Composite dovesse restare debole e il renminbi dovesse continuare a deprezzarsi, questa situazione possa limitare il rialzo del dollaro australiano”, spiega.