Investing.com – Il dollaro è stabile contro le principali controparti oggi; gli investitori attendono i dati USA nel corso della giornata, mentre il sentimento dei mercati resta supportato dall'esito positivo di una serie di aste di debito nella zona euro.
Nel pomeriggio degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,05% a 1,3162.
L’euro è rimasto invariato dopo che l’Olanda ha venduto all’asta 1,9 miliardi di euro in titoli a 2 e 25 anni. Il risultato è stato molto atteso dagli investitori, nel timore che il paese possa perdere la tripla A in seguito al crollo del governo di ieri.
Nel frattempo la Spagna ha venduto all’asta 1,93 miliardi di euro in titoli a 3 e 6 ma il rendimento si è quasi duplicato dopo che la banca centrale del paese ha dichiarato che l’economia è in recessione.
Intanto l’Italia ha venduto all’asta 3,34 miliardi di bond al costo più alto da gennaio.
L'asta fa seguito in Spagna alle affermazioni della banca centrale del paese che ha dichiarato che l’economia è in recessione.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, vicino al minimo di 5 mesi con GBP/USD in salita dello 0,06% a 1,6140.
I dati ufficiali hanno mostrato che il prestito del settore pubblico è salito più del previsto lo scorso mese, mentre il ratio debito- PIL è salito al record dell’8,3%.
L’ONS ha dichiarato che il prestito pubblico è salito a 18,17 miliardi a marzo, dai 17,95 miliardi dell’anno scorso, superando le aspettative per un aumento a 14,4 miliardi.
Il dollaro è s contro lo yen e contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,01% a 81,17, e USD/CHF in calo dello 0,04% a 0,9131.
Intanto il biglietto verde è misto nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,20% a 0,9893, AUD/USD in calo dello 0,21% a 1,0297 e NZD/USD su dello 0,06% a 0,8139.
In Australia i dati ufficiali hanno mostrato che i prezzi al consumo sono saliti dello 0,1% nel primo trimestre, meno delle aspettative di un aumento dello 0,7%, alimentando le attese per un taglio dei tassi di interesse nel corso del meeting di politica della prossima settimana.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,07% a 79,42.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno un report sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni, nonché un report del Conference Board sulla fiducia dei consumatori ed i dati del governo sulle vendite di case nuove.
Nel pomeriggio degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,05% a 1,3162.
L’euro è rimasto invariato dopo che l’Olanda ha venduto all’asta 1,9 miliardi di euro in titoli a 2 e 25 anni. Il risultato è stato molto atteso dagli investitori, nel timore che il paese possa perdere la tripla A in seguito al crollo del governo di ieri.
Nel frattempo la Spagna ha venduto all’asta 1,93 miliardi di euro in titoli a 3 e 6 ma il rendimento si è quasi duplicato dopo che la banca centrale del paese ha dichiarato che l’economia è in recessione.
Intanto l’Italia ha venduto all’asta 3,34 miliardi di bond al costo più alto da gennaio.
L'asta fa seguito in Spagna alle affermazioni della banca centrale del paese che ha dichiarato che l’economia è in recessione.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, vicino al minimo di 5 mesi con GBP/USD in salita dello 0,06% a 1,6140.
I dati ufficiali hanno mostrato che il prestito del settore pubblico è salito più del previsto lo scorso mese, mentre il ratio debito- PIL è salito al record dell’8,3%.
L’ONS ha dichiarato che il prestito pubblico è salito a 18,17 miliardi a marzo, dai 17,95 miliardi dell’anno scorso, superando le aspettative per un aumento a 14,4 miliardi.
Il dollaro è s contro lo yen e contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,01% a 81,17, e USD/CHF in calo dello 0,04% a 0,9131.
Intanto il biglietto verde è misto nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,20% a 0,9893, AUD/USD in calo dello 0,21% a 1,0297 e NZD/USD su dello 0,06% a 0,8139.
In Australia i dati ufficiali hanno mostrato che i prezzi al consumo sono saliti dello 0,1% nel primo trimestre, meno delle aspettative di un aumento dello 0,7%, alimentando le attese per un taglio dei tassi di interesse nel corso del meeting di politica della prossima settimana.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,07% a 79,42.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno un report sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni, nonché un report del Conference Board sulla fiducia dei consumatori ed i dati del governo sulle vendite di case nuove.