Investing.com - Il dollaro è stabile contro le altre principali valute questo mercoledì, il biglietto verde recupera le forti perdite dopo la notizia che gli americani hanno scelto Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti.
Il cambio EUR/USD è stabile a 1,1023, staccandosi dal massimo di due mesi di 1,1300 toccato nell’overnight.
Il dollaro è crollato dopo che il candidato repubblicano Donald Trump è stato scelto come 45esimo presidente degli Stati Uniti d'America.
Trump ha ricevuto una telefonata di Hillary Clinton a nella quale gli ha riconosciuto la vittoria; determinanti per il risultato finale i voti degli stati chiave Florida, Carolina del Nord e Ohio.
Una vittoria di Trump è considerata un evento negativo per i mercati finanziari poiché le sue politiche rappresenterebbero una fonte di incertezza per l’economia statunitense.
Dopo la notizia, Ewald Nowotny, membro del consiglio direttivo BCE ha dichiarato che la banca è pronta ad intervenire qualora dovessero verificarsi delle emergenze.
Il peso messicano ha leggermente recuperato contro il dollaro, ma il cambio MXN/USD è resta in calo dell’8,97% a 0,0049.
Gli analisti prevedono che la banca centrale del Messico alzerà i tassi tra i 75 ed i 150 punti base dopo la vittoria di Trump.
Il cambio GBP/USD scende dello 0,10% at 1.2372, dopo aver toccato il massimo di un mese di 1,2548.
Il cambio USD/JPY è crollato dell’1,38% a 103,70, dopo aver toccato il minimo di un mese di 101,19, mentre il cambio USD/CHF è in salto dello 0,08% a 0,9785.
Il ministro delle finanze nipponico Taro Aso ha dichiarato martedì che Tokyo dovrà reagire all’andamento del mercato valutario qualora l’esito delle elezioni dovesse causare un’impennata dello yen.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con il cambio AUD/USD in calo dell’1,07% a 0,7678, mentre il cambio NZD/USD è in calo dell’1,11% a 0,7304.
Il cambio USD/CAD è in salita dell’1,08% a 1,3430, staccandosi dal massimo di sette mesi di 1,3525 toccato precedentemente dopo il calo del greggio.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 97,85, dopo aver toccato il minimo di un mese di 95,91.