Investing.com – La moneta unica si mantiene sopra 1,16 dollari restando ai massimi degli ultimi due anni dopo le parole “hawkish” di Draghi.
L’euro era in lieve crescita durante la mattinata toccando 1,1645 dollari dopo essere salito a $1,1677.
La sua forza ha depresso l’indice del dollaro, sceso anche sotto i 94 punti, peggior livello visto nell’ultimo anno.
L’indice resta appena sopra 94 dopo aver toccato un minimo di 93,84 punti.
Draghi ha affermato che la Bce non sta discutendo di un possibile cambio al suo programma monetario prima dei tempi previsti.
La Bce non ha modificato la sua politica ma ha tenuto la porta aperta alla possibilità di un aumento del programma di acquisti.
Il dollaro è sceso sotto quota 112 punti nei confronti dello yen con la BoJ che ha indicato che permarranno i suoi stimoli.
La sterlina era stabile sotto 1,30 dollari con il calo delle possibilità di un rialzo dei tassi da parte della BoE.
L’aussie si indebolisce nei confronti del dollaro dopo le dichiarazioni “dovish” del governatore della RBA.
Guy Debelle, infatti, aveva affermato che la Banca Centrale di Australia non ha fretta di alzare i tassi.