Investing.com – L’euro è sceso contro le principali controparti, tra i dati economici deboli e l’incertezza politica nella zona euro che hanno pesato sulla richiesta di beni a più alto rendimento.
Durante la tarda mattinata degli scambi europei l’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,51% a 1,3149.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dai dati che mostrano un calo dell’attività di produzione nella zona euro, segnando il passo di crescita peggiore da giugno 2009, mentre il settore dei servizi ha mostrato un minimo di 5 mesi.
L’indice PMI preliminare dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero della zona euro è sceso ad un destagionalizzato 46,0 ad aprile, dalla lettura di 47,7 di marzo. Gli analisti si aspettavano un aumento dell’indice di 0,5 punti a 48,2 ad aprile.
L’indice preliminare PMI dei servizi nella zona euro è sceso a 47,9 dal 49,2 di marzo. Gli analisti avevano previsto che l’indice sarebbe sceso di 0,2 punti a 49,4.
Il calo è stato trainato dalle scarse performance in Germania e Francia, con l’attività manifatturiera al minimo di quasi 3 anni.
I dati deboli hanno diffuso i timori che la crescita economica sarà colpita dalle misure di austerità pianificate dai governi.
Il sentimento è stato colpito da i timori per la politica nella zona euro, tra l’incertezza sul risultato delle elezioni presidenziali francesi ed il fallimento dei negoziati nella crisi politica nei Paesi Bassi, che rischia di portare al crollo del governo.
La moneta unica è vicina al minimo di 20 mesi contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,35% a 0,8168.
La sterlina è rimasta supportata dai dati di venerdì migliori del previsto sulle vendite al dettaglio, nel calo delle aspettative di un ulteriore stimolo monetario della Banca d’Inghilterra.
L’euro è sceso contro lo yen, con EUR/JPY giù dell’1,10% a 106,58, ma è rimasto pressoché invariato contro il franco svizzero, con EUR/CHF in calo dello 0,01% a 1,2016.
Intanto la moneta unica è mista nei confronti dei dollari canadesi australiani e neozelandesi, con
EUR/CAD USD in calo dello 0,12% a 1,3098, EUR/AUD su dello 0,27% a 1,2667 ed EUR/NZD su dello 0,34% a 1,6200.
In Australia, i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPP è sceso inaspettatamente nel primo trimestre, alimentando le aspettative di un taglio dell’interesse della Reserve Bank of Australia durante il prossimo meeting di politica monetaria.
Sempre di oggi la notizia che la Banca di Spagna ha dichiarato che l’economia del paese è entrata in recessione.
La banca centrale ha dichiarato che il PIL si è contratto dello 0,4% nel primo trimestre. Ciò segue la contrazione dello 0,3% nel quarto trimestre e zero crescita nel terzo trimestre dello scorso anno.
Durante la tarda mattinata degli scambi europei l’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,51% a 1,3149.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dai dati che mostrano un calo dell’attività di produzione nella zona euro, segnando il passo di crescita peggiore da giugno 2009, mentre il settore dei servizi ha mostrato un minimo di 5 mesi.
L’indice PMI preliminare dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero della zona euro è sceso ad un destagionalizzato 46,0 ad aprile, dalla lettura di 47,7 di marzo. Gli analisti si aspettavano un aumento dell’indice di 0,5 punti a 48,2 ad aprile.
L’indice preliminare PMI dei servizi nella zona euro è sceso a 47,9 dal 49,2 di marzo. Gli analisti avevano previsto che l’indice sarebbe sceso di 0,2 punti a 49,4.
Il calo è stato trainato dalle scarse performance in Germania e Francia, con l’attività manifatturiera al minimo di quasi 3 anni.
I dati deboli hanno diffuso i timori che la crescita economica sarà colpita dalle misure di austerità pianificate dai governi.
Il sentimento è stato colpito da i timori per la politica nella zona euro, tra l’incertezza sul risultato delle elezioni presidenziali francesi ed il fallimento dei negoziati nella crisi politica nei Paesi Bassi, che rischia di portare al crollo del governo.
La moneta unica è vicina al minimo di 20 mesi contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,35% a 0,8168.
La sterlina è rimasta supportata dai dati di venerdì migliori del previsto sulle vendite al dettaglio, nel calo delle aspettative di un ulteriore stimolo monetario della Banca d’Inghilterra.
L’euro è sceso contro lo yen, con EUR/JPY giù dell’1,10% a 106,58, ma è rimasto pressoché invariato contro il franco svizzero, con EUR/CHF in calo dello 0,01% a 1,2016.
Intanto la moneta unica è mista nei confronti dei dollari canadesi australiani e neozelandesi, con
EUR/CAD USD in calo dello 0,12% a 1,3098, EUR/AUD su dello 0,27% a 1,2667 ed EUR/NZD su dello 0,34% a 1,6200.
In Australia, i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPP è sceso inaspettatamente nel primo trimestre, alimentando le aspettative di un taglio dell’interesse della Reserve Bank of Australia durante il prossimo meeting di politica monetaria.
Sempre di oggi la notizia che la Banca di Spagna ha dichiarato che l’economia del paese è entrata in recessione.
La banca centrale ha dichiarato che il PIL si è contratto dello 0,4% nel primo trimestre. Ciò segue la contrazione dello 0,3% nel quarto trimestre e zero crescita nel terzo trimestre dello scorso anno.