Investing.com - Il dollaro australiano è sceso oggi contro la sua controparte statunitense, per via delle crescenti preoccupazioni sulle prospettive economiche mondiali che hanno pesato sulla domanda di valute legate alla crescita.
Il cambio AUD/USD ha toccato 1,0468 alla chiusura degli scambi asiatici, il minimo giornaliero; la coppia successivamente si è attestata a 1,0482, giù dello 0,65%.
Supporto a 1,0350, minimo del 15 agosto e resistenza a breve termine a 1,0601, massimo mercoledì e di due settimane.
I timori per le prospettive economiche della zona euro sono state accentuate dalle dichiarazioni di Ewald Nowotny - membro del consiglio direttivo BCE – che si è detto più preoccupato per l’avvicinarsi di una fase di crescita lenta e di bassa inflazione piuttosto che per i rischi posti da un’inflazione alta.
Nowotny ha aggiunto che la crescita negli Stati Uniti probabilmente continuerà, sebbene a un ritmo più modesto di quanto precedentemente previsto.
L'Aussie ha risentito del calo dei prezzi del petrolio e del rame sul New York Mercantile Exchange; un calo che ha smorzato le prospettive di esportazioni di materie prime della nazione.
L'Aussie è sceso anche nei confronti dello yen, con il cambio AUD/JPY in calo dello 0,57% a 80,36.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno una serie di dati economici con i report del governo sulle richieste iniziale di sussidio di disoccupazione, l'indice dei prezzi al consumo, le vendite di case esistenti, le attività produttive a Philadelphia, nonché una relazione sulle scorte di gas naturale.
Il cambio AUD/USD ha toccato 1,0468 alla chiusura degli scambi asiatici, il minimo giornaliero; la coppia successivamente si è attestata a 1,0482, giù dello 0,65%.
Supporto a 1,0350, minimo del 15 agosto e resistenza a breve termine a 1,0601, massimo mercoledì e di due settimane.
I timori per le prospettive economiche della zona euro sono state accentuate dalle dichiarazioni di Ewald Nowotny - membro del consiglio direttivo BCE – che si è detto più preoccupato per l’avvicinarsi di una fase di crescita lenta e di bassa inflazione piuttosto che per i rischi posti da un’inflazione alta.
Nowotny ha aggiunto che la crescita negli Stati Uniti probabilmente continuerà, sebbene a un ritmo più modesto di quanto precedentemente previsto.
L'Aussie ha risentito del calo dei prezzi del petrolio e del rame sul New York Mercantile Exchange; un calo che ha smorzato le prospettive di esportazioni di materie prime della nazione.
L'Aussie è sceso anche nei confronti dello yen, con il cambio AUD/JPY in calo dello 0,57% a 80,36.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno una serie di dati economici con i report del governo sulle richieste iniziale di sussidio di disoccupazione, l'indice dei prezzi al consumo, le vendite di case esistenti, le attività produttive a Philadelphia, nonché una relazione sulle scorte di gas naturale.