Investing.com – L’euro è in calo contro il dollaro USA questo martedì, i dati negativi sulla situazione economica nella zona euro ed i risultati deludenti dell’asta di titoli spagnoli hanno pesato sulla moneta unica.
Durante la mattinata statunitense il cambio EUR/USD ha toccato 1,3061, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,3075, in salita dello 0,14%.
Supporto a 1,3012 e resistenza a 1,3125, massimo della sessione e di 6 settimane.
L’Euro si allontana dal massimo di sette settimane contro il dollaro dopo che la Spagna ha raggiunto i 4,3 miliardi di Euro nella vendita del proprio debito, mancando di poco l’obiettivo dei 4,5 milioni di Euro.
Stamane i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio nella zona euro mostrano un crollo dell’1,2% ad ottobre, ben lontano dal calo dello 0,1% previsto.
Comunque la richiesta di moneta unica continua ad essere sostenuta dopo che la Grecia ha lanciato la proposta di ricomprare il proprio debito da investitori privati, come parte di un accordo per sbloccare un nuovo pacchetto di iniezione di liquidità di 44 miliardi di Euro.
Negli Stati Uniti il report ADP sull’occupazione non agricola mostra una crescita di 118.000 a novembre, dato inferiore alle aspettative di 125.000.
I dati del mese precedente sono stati rivisti al ribasso, con una crescita di 157.000 inferiore ai 158.000 previsti.
Un ulteriore report dell’ISM (Institute of Supply Management) mostra che il settore dei servizi in USA a novembre è cresciuto più rapidamente delle aspettative.
L’indice composito delle attività non manifatturiere è cresciuto a 54,7 dal 54,2 di ottobre, in contrapposizione alle previsioni di calo del 53,5.
L’euro è in calo contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP in perdita dello 0,18% a 0.8117, ma si attesta in leggero rialzo nei confronti dello yen, con il cambio EUR/JPY in aumento dello 0,20% a 107.44.
Inoltre il dipartimento del commercio ha reso noto che gli ordinativi aziendali sono crsciuti dello 0,8% ad ottobre in contrapposizione alle previsioni di calo dello 0,1%.
Durante la mattinata statunitense il cambio EUR/USD ha toccato 1,3061, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,3075, in salita dello 0,14%.
Supporto a 1,3012 e resistenza a 1,3125, massimo della sessione e di 6 settimane.
L’Euro si allontana dal massimo di sette settimane contro il dollaro dopo che la Spagna ha raggiunto i 4,3 miliardi di Euro nella vendita del proprio debito, mancando di poco l’obiettivo dei 4,5 milioni di Euro.
Stamane i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio nella zona euro mostrano un crollo dell’1,2% ad ottobre, ben lontano dal calo dello 0,1% previsto.
Comunque la richiesta di moneta unica continua ad essere sostenuta dopo che la Grecia ha lanciato la proposta di ricomprare il proprio debito da investitori privati, come parte di un accordo per sbloccare un nuovo pacchetto di iniezione di liquidità di 44 miliardi di Euro.
Negli Stati Uniti il report ADP sull’occupazione non agricola mostra una crescita di 118.000 a novembre, dato inferiore alle aspettative di 125.000.
I dati del mese precedente sono stati rivisti al ribasso, con una crescita di 157.000 inferiore ai 158.000 previsti.
Un ulteriore report dell’ISM (Institute of Supply Management) mostra che il settore dei servizi in USA a novembre è cresciuto più rapidamente delle aspettative.
L’indice composito delle attività non manifatturiere è cresciuto a 54,7 dal 54,2 di ottobre, in contrapposizione alle previsioni di calo del 53,5.
L’euro è in calo contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP in perdita dello 0,18% a 0.8117, ma si attesta in leggero rialzo nei confronti dello yen, con il cambio EUR/JPY in aumento dello 0,20% a 107.44.
Inoltre il dipartimento del commercio ha reso noto che gli ordinativi aziendali sono crsciuti dello 0,8% ad ottobre in contrapposizione alle previsioni di calo dello 0,1%.