Investing.com - L'euro continua a perdere nei confronti del dollaro nella giornata di mercoledì, sulla scia di 4 giorni i ribasso ed una stretta sorveglianza dell’asta dei buoni del Tesoro portoghesi.
il cambio EUR/USD ha raggiunto quota 1,3236 durante la mattinata di scambi europei – cambio più sfavorevole dal 30 dicembre - successivamente consolidato a 1,3244, in calo dello 0,49%.
Sostegno a 1,3082 mila, minimo del 29 dicembre e resistenza a 1,3344 mila, massimo di martedì.
Il Portogallo colloca all'asta 500 milioni di euro in titoli di Stato nella giornata di mercoledì. Punti interrogativi si pongono sulle traballanti finanze pubbliche del paese che, alla fine del 2010, ha visto i suoi oneri finanziari aumentare rapidamente, con i rendimenti sulle obbligazioni a 10 anni sbalzati al 6,6%, dal 4,0% della fine del 2009.
In confronto in Germania - punto di riferimento della zona euro - i rendimenti delle obbligazioni in a 10 anni sono diminuiti dal 3,3 al 2,9%.
I dati ufficiali di mercoledì hanno inoltre dimostrato che i nuovi ordini industriali nella zona euro sono aumentati in misura leggermente inferiore rispetto al previsto in ottobre, salendo dell’ 1,4%, rispetto al previsto aumento dell’1,6%.
L'euro è sceso contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP in calo dello 0,52% a 0,8492.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sull’occupazione dall’ Automatic Data Processing , insieme ai dati del l’ Institute of Supply Management relativi al settore dei servizi.
il cambio EUR/USD ha raggiunto quota 1,3236 durante la mattinata di scambi europei – cambio più sfavorevole dal 30 dicembre - successivamente consolidato a 1,3244, in calo dello 0,49%.
Sostegno a 1,3082 mila, minimo del 29 dicembre e resistenza a 1,3344 mila, massimo di martedì.
Il Portogallo colloca all'asta 500 milioni di euro in titoli di Stato nella giornata di mercoledì. Punti interrogativi si pongono sulle traballanti finanze pubbliche del paese che, alla fine del 2010, ha visto i suoi oneri finanziari aumentare rapidamente, con i rendimenti sulle obbligazioni a 10 anni sbalzati al 6,6%, dal 4,0% della fine del 2009.
In confronto in Germania - punto di riferimento della zona euro - i rendimenti delle obbligazioni in a 10 anni sono diminuiti dal 3,3 al 2,9%.
I dati ufficiali di mercoledì hanno inoltre dimostrato che i nuovi ordini industriali nella zona euro sono aumentati in misura leggermente inferiore rispetto al previsto in ottobre, salendo dell’ 1,4%, rispetto al previsto aumento dell’1,6%.
L'euro è sceso contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP in calo dello 0,52% a 0,8492.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sull’occupazione dall’ Automatic Data Processing , insieme ai dati del l’ Institute of Supply Management relativi al settore dei servizi.