Investing.com - L'euro è salito nei confronti del dollaro nella giornata di mercoledì, sostenuto dagli acquisti asiatici, ma i guadagni sono stati limitati in quanto non è riuscito salire di sopra dei livelli di resistenza a 1,35.
Il cambio EUR/ USD ha raggiunto quota 1,3505 nel primo pomeriggio degli scambi europei – il massimo dal 23 novembre - successivamente consolidandosi a 1,3484, in salita dello 0,73%.
Sostegno a 1,3252, resistenza a breve termine e minimo di martedì a 1,3505, massimo giornaliero.
La disposizione di martedì da parte di leader dell'Unione europea di rinviare la decisione sull'ampliamento del fondo di salvataggio della zona euro zona alla prossima riunione del 4 febbraio ha pesato sulla moneta unica.
Ha pesato inoltre l’articolo apparso su un quotidiano tedesco, secondo il quale cui il governo di Berlino stia esaminando la possibilità, da parte della Grecia, di rientrare dal debito acquistando mediante il fondo di crisi della zona euro. Sia Atene che Berlino hanno smentito la notizia.
Ma l'euro è stato supportato dalle dichiarazioni della settimana scorsa del vertice della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, circa le pressioni inflazionistiche che alimentano le aspettative di un aumento dei tassi prima del previsto; la moneta unica ha beneficiato inoltre dei risultati dell’indice del sentimento economico tedesco ZEW.
L'euro è salito anche contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP in salita dello 0,37% a quota 0,8418.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulle concessioni edilizie, nonché una relazione sulla costruzione di nuove case.
Il cambio EUR/ USD ha raggiunto quota 1,3505 nel primo pomeriggio degli scambi europei – il massimo dal 23 novembre - successivamente consolidandosi a 1,3484, in salita dello 0,73%.
Sostegno a 1,3252, resistenza a breve termine e minimo di martedì a 1,3505, massimo giornaliero.
La disposizione di martedì da parte di leader dell'Unione europea di rinviare la decisione sull'ampliamento del fondo di salvataggio della zona euro zona alla prossima riunione del 4 febbraio ha pesato sulla moneta unica.
Ha pesato inoltre l’articolo apparso su un quotidiano tedesco, secondo il quale cui il governo di Berlino stia esaminando la possibilità, da parte della Grecia, di rientrare dal debito acquistando mediante il fondo di crisi della zona euro. Sia Atene che Berlino hanno smentito la notizia.
Ma l'euro è stato supportato dalle dichiarazioni della settimana scorsa del vertice della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, circa le pressioni inflazionistiche che alimentano le aspettative di un aumento dei tassi prima del previsto; la moneta unica ha beneficiato inoltre dei risultati dell’indice del sentimento economico tedesco ZEW.
L'euro è salito anche contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP in salita dello 0,37% a quota 0,8418.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulle concessioni edilizie, nonché una relazione sulla costruzione di nuove case.