Investing.com – La sterlina è in calo contro il dollaro questo giovedì, in seguito ai dati USA che danno uno scenario misto dell’economia un giorno dopo le dichiarazioni di nuove politiche di stimolo monetario da parte della Federal Reserve.
Nella mattinata degli scambi statunitensi il cambio GBP/USD ha toccato 1,6111, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,6133, in calo dello 0,10%.
Supporto a 1,6069, minimo di martedì 11 dicembre e resistenza a 1,6217, il massimo del 5 ottobre.
Il Dipartimento del Lavoro americano ha reso noto che il numero di persone richiedenti sussidi di disoccupazione nella scorsa settimana è in calo di 29.000 unità assestandosi a un totale di 343.000, inferiore alle previsioni di diminuzione di 2.000.
La stima precedente era stata rivista al rialzo a 372.000 rispetto alla cifra prevista di 370.000.
Il Dipartimento del Commercio ha indicato una crescita delle vendite al dettaglio dello 0,3% a novembre, in calo rispetto allo 0,5% previsto, mentre
i dati ufficiali mostrano un calo dei prezzi alla produzione dello 0,8% lo scorso mese, rispetto alle previsioni di -0,5%.
La banca centrale statunitense, ha dichiarato che continuerà con l’acquisto di 85 miliardi di dollari in titoli di stato ed obbligazioni per sostenere la ripresa economica.
La Fed ha inoltre dichiarato che i tassi di interesse resteranno prossimi allo zero fino a quando il tasso di inflazione sarà vicino all’obiettivo del 2% fissato dalla banca, e finché il tasso di disoccupazione negli USA non sarà sceso sotto il 6,5%.
L’attenzione degli operatori ora si risposta sulle trattative in corso atte ad evitare il precipizio fiscale, nei timori che gli aumenti delle tasse e i tagli alle spese in programma all’inizio del 2013 possano far deragliare la ripresa USA.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in aumento dello 0,21%, a 0,8113.
Intanto nella zona euro i ministri delle finanze hanno raggiunto un accordo per la supervisione delle banche europee in vista del summit dell’Unione Europea.
L’eurogruppo ha inoltre approvato un’ulteriore tranche di aiuti di 49,1 milioni alla Grecia, dopo aver valutato positivamente il piano di buyback.
Nella mattinata degli scambi statunitensi il cambio GBP/USD ha toccato 1,6111, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,6133, in calo dello 0,10%.
Supporto a 1,6069, minimo di martedì 11 dicembre e resistenza a 1,6217, il massimo del 5 ottobre.
Il Dipartimento del Lavoro americano ha reso noto che il numero di persone richiedenti sussidi di disoccupazione nella scorsa settimana è in calo di 29.000 unità assestandosi a un totale di 343.000, inferiore alle previsioni di diminuzione di 2.000.
La stima precedente era stata rivista al rialzo a 372.000 rispetto alla cifra prevista di 370.000.
Il Dipartimento del Commercio ha indicato una crescita delle vendite al dettaglio dello 0,3% a novembre, in calo rispetto allo 0,5% previsto, mentre
i dati ufficiali mostrano un calo dei prezzi alla produzione dello 0,8% lo scorso mese, rispetto alle previsioni di -0,5%.
La banca centrale statunitense, ha dichiarato che continuerà con l’acquisto di 85 miliardi di dollari in titoli di stato ed obbligazioni per sostenere la ripresa economica.
La Fed ha inoltre dichiarato che i tassi di interesse resteranno prossimi allo zero fino a quando il tasso di inflazione sarà vicino all’obiettivo del 2% fissato dalla banca, e finché il tasso di disoccupazione negli USA non sarà sceso sotto il 6,5%.
L’attenzione degli operatori ora si risposta sulle trattative in corso atte ad evitare il precipizio fiscale, nei timori che gli aumenti delle tasse e i tagli alle spese in programma all’inizio del 2013 possano far deragliare la ripresa USA.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in aumento dello 0,21%, a 0,8113.
Intanto nella zona euro i ministri delle finanze hanno raggiunto un accordo per la supervisione delle banche europee in vista del summit dell’Unione Europea.
L’eurogruppo ha inoltre approvato un’ulteriore tranche di aiuti di 49,1 milioni alla Grecia, dopo aver valutato positivamente il piano di buyback.