Investing.com - Prosegue l’impennata della sterlina contro le altre principali valute questo lunedì, con i sondaggi che mostrano la campagna a favore della permanenza in vantaggio in vista del referendum di giovedì sull’Unione Europea.
Il cambio GBP/USD schizza del 2,05% al massimo di tre settimane di 1,4651, continuando a staccarsi dal minimo di due mesi di 1,4011 di giovedì. Si tratta dell’aumento giornaliero maggiore dal dicembre del 2008.
La sterlina continua a salire anche contro lo yen, con il cambio GBP/JPY che balza del 2,36% a 153,03, staccandosi dal minimo di tre anni di giovedì di 145,37.
Il cambio EUR/GBP crolla dell’1,36% a 0,7745.
I sondaggi pubblicati nel weekend hanno mostrato che i favorevoli a restare nell’UE sono tornati in vantaggio rispetto ai contrari.
Dal sondaggio di Survation è emerso che il 45% degli elettori vorrebbe restare nell’UE, contro il 42% dei contrari.
Il sondaggio di YouGov mostra un punto di vantaggio per la permanenza, con un risultato di 44% a 43%.
I dati di Betfair indicano che la probabilità implicita di un voto a favore dell’UE è schizzata al 78% questo lunedì, da un valore compreso tra il 60% ed il 67% di venerdì.
Il cambiamento dei sondaggi ha supportato la sterlina ed ha incoraggiato la propensione al rischio, pesantemente colpita dai timori che l’uscita dall’UE possa scatenare il caos sui mercati finanziari globali.
La campagna per il referendum sulla Brexit è ripresa ieri dopo tre giorni di sospensione in seguito all’omicidio di Jo Cox, membro del partito laburista e favorevole alla permanenza in UE.
Il dollaro sale contro lo yen, con la coppia USD/JPY su dello 0,24% a 104,42, staccandosi dal minimo di quasi due anni di 103,53 toccato giovedì dopo che la Banca del Giappone ha lasciato la politica monetaria invariata, deludendo le aspettative dei mercati che avevano previsto nuovi stimoli.
Il dollaro scende contro l’euro, con la coppia EUR/USD su dello 0,66% a 1,1351.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,77% a 93,57, per via dell’euro forte.