Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro registra dei lievi rialzi negli scambi della mattinata europea di questo lunedì, ma il trend generale resta quello di una debolezza del biglietto verde, tra i crescenti timori per il rallentamento della ripresa economica USA dalla pandemia di coronavirus.
Alle 3:05 ET (07:05 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,3% a 93,550, in ripresa dal minimo di due anni di 92,523 segnato alla fine della settimana scorsa.
Intanto, il cambio USD/JPY sale dello 0,1% a 105,98, la coppia GBP/USD scende dello 0,1% a 1,3070, mentre il cambio EUR/USD va giù dello 0,2% a 1,1755, oltre un centesimo in meno rispetto al massimo di due anni di venerdì di 1,1908.
Sebbene il dollaro sia in salita questo lunedì, il movimento viene considerato una reazione tecnica alle brusche perdite registrate ultimamente, soprattutto contro l’euro, e questi guadagni potrebbero essere cancellati in fretta.
“Il dollaro comincia agosto sotto pressione, dopo aver subìto il calo mensile maggiore degli ultimi tre anni”, scrivono gli analisti di ING, in una nota.
“La natura del selloff suggerisce che è in atto una dinamica diversa. Non si tratta del calo positivo del dollaro che avevamo immaginato ma, al contrario, di uno che sembra essere innescato dal nuovo sovrapprezzo di rischio arrivato sui mercati degli asset USA sulla scia dell’aumento dei casi di Covid-19 negli USA e, forse, anche delle elezioni presidenziali di novembre che cominciano a farsi sentire”, aggiunge ING.
Gli USA hanno riportato più di 4,6 milioni di casi di Covid-19 e si trovano ora in una nuova fase di un’altra ondata di coronavirus, con i contagi “straordinariamente diffusi” nelle aree rurali così come nelle città, hanno affermato ieri gli esperti di coronavirus della Casa Bianca.
Intanto, il Congresso è ancora in stallo sul prossimo round di aiuti economici, il che significa che decine di milioni di americani hanno ora perso il bonus disoccupazione federale da 600 dollari alla settimana.
I riflettori saranno puntati sui dati di luglio sull’indice PMI manifatturiero USA, attesi alle 10 ET (14:00 GMT), per vedere se sia stato avvertito o meno l’impatto della seconda ondata della pandemia di Covid-19.
Venerdì, Fitch ha dato ai bond governativi USA un rating negativo, parlando dei timori per il peggioramento delle finanze pubbliche del paese, ma la domanda di Buoni del Tesoro USA è ancora forte in questo periodo turbolento. Il rendimento dei bond è sceso al minimo da quando è scoppiato il caos sui mercati per la pandemia a marzo.
“Il calo del dollaro probabilmente continuerà. I tassi di interesse reali USA stanno scendendo anche se il paese ha un forte deficit del conto corrente, una situazione che non vedevamo da tempo”, afferma Minori Uchida, a capo delle analisi sulle valute di MUFG Bank, in un articolo di Reuters.