Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro va in selloff negli scambi della mattinata europea di questo lunedì, sulla scia dei dubbi sulla forza della ripresa economica USA in vista del vertice di politica monetaria della Federal Reserve in agenda questa settimana.
Alle 3:10 ET (07:10 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,5% a 93,907, vicino a livelli che non si vedevano dal maggio 2018.
Intanto, la coppia USD/JPY va giù dello 0,6% a 105,53, scendendo al minimo di quattro mesi, il cambio GBP/USD sale dello 0,3% a 1,2820, raggiungendo il massimo di quattro mesi, mentre la coppia EUR/USD è in salita dello 0,5% a 1,1708, dopo aver sfiorato il massimo di 22 mesi.
Sul dollaro pesa una serie di fattori, tra cui il peggioramento dello scontro con la Cina e l’incertezza che circonda le elezioni presidenziali di novembre. Tuttavia, preoccupano soprattutto i dubbi sulla forza della ripresa economica statunitense, con il paese che fatica a gestire la seconda ondata di Covid-19.
Gli Stati Uniti giovedì hanno riportato il primo aumento delle richieste di disoccupazione da marzo, soprattutto in conseguenza del fatto che molti degli stati più popolosi hanno dovuto rinviare le riaperture per via della pandemia.
“I dati ad alta frequenza già indicavano uno stallo della ripresa USA nelle ultime settimane”, dicono gli analisti di Danske Bank in una nota. “Gli indici PMI USA di luglio hanno confermato questa situazione, con l’indice PMI sui servizi che ha mostrato ulteriori miglioramenti ma che resta in territorio di contrazione, a differenza dei corrispettivi europei”.
Il Dipartimento per il Commercio pubblicherà la prima lettura del PIL USA del secondo trimestre giovedì e gli analisti si aspettano un duro tonfo annuo del 34% sul trimestre. Nel corso della giornata odierna saranno invece pubblicati gli ordinativi di beni durevoli relativi al mese di giugno.
La Federal Reserve si incontrerà questa settimana e i suoi due giorni di vertice termineranno mercoledì, nelle crescenti aspettative che la banca centrale USA dovrà supportare l’economia ancora una volta.
La fase di emergenza in cui la crisi del coronavirus ha raggiunto il picco è finita e “adesso arriva la fase successiva, quella di supportare la ripresa, una ripresa che, secondo quanto affermato da molti membri della Fed nelle ultime settimane, impiegherà anni”, scrive in una nota l’analista di Nordea Morten Lund. “Come [il membro del consiglio direttivo della Fed Lael] Brainard ha spiegato in un suo recente discorso, l’attenzione della politica monetaria ora si sposterà dalla stabilizzazione all’accomodamento. Quali potrebbero essere questi strumenti accomodanti sarà il punto focale” del vertice del FOMC.