Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro scende negli scambi europei di questo mercoledì mattina, gravato dai dubbi su una rapida ripresa economica USA tra i continui battibecchi politici sull’ultimo piano di aiuti statunitense per la pandemia di coronavirus.
Alle 3:00 ET (07:00 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,3% a 93,067, non lontano dal minimo di due anni di 92,523 registrato alla fine della scorsa settimana.
Intanto, il cambio USD/JPY va giù dello 0,1% a 105,64, la coppia GBP/USD è in salita dello 0,2% a 1,3094, mentre il cambio EUR/USD sale dello 0,2% a 1,1823.
La sempre più evidente sensazione che la ripresa economica USA sia rimasta indietro rispetto a quella europea, soprattutto per via del modo in cui le due regioni hanno risposto alla crisi del Covid-19, sta pesando fortemente sul dollaro a favore della moneta unica.
Questa sensazione è emersa ancora di più ultimamente per lo stallo al Congresso sulla nuova proposta di stimolo per aiutare un’economia USA duramente colpita, mentre l’Unione Europea di recente ha approvato un pacchetto da 750 miliardi di euro, che comprende il principio del debito collettivo.
Sebbene i negoziatori della Casa Bianca ieri abbiano promesso di lavorare “giorno e notte” per raggiungere un accordo entro la fine di questa settimana, il Segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin ha avvertito che “che non ci avvicineremo neanche” ai 3,4 mila miliardi di dollari suggeriti dai Democratici.
La necessità di maggiori aiuti probabilmente emergerà dai dati sull’occupazione privata USA alle 8:15 ET (12:15 GMT), che dovrebbero mostrare un rallentamento delle assunzioni con la seconda ondata di coronavirus che ha spinto vari stati a rinviare i piani di riapertura.
I dati settimanali sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione hanno rivelato un lieve aumento del numero di persone che hanno fatto domanda di sussidio nelle ultime settimane, e questo potrebbe tradursi in un dato molto deludente nel report ufficiale sull’occupazione di venerdì.
ING prevede persino più perdite per il dollaro contro l’euro nelle prossime settimane.
“Degno di nota al momento il fatto che il recente rally del cambio EUR/USD non sia stato supportato dai flussi azionari. I sondaggi sul lato della vendita suggeriscono che: i) gli investitori sono ancora fortemente overweight sui titoli azionari USA, soprattutto i titoli tech, e ii) sono determinati a passare alla zona euro e considerare l’euro economico”, scrivono in una nota gli analisti di ING.
“Se questo passaggio dovesse verificarsi … allora il cambio EUR/USD potrebbe essere una storia da 1,25 dopotutto”, aggiunge ING.