Investing.com – Il dollaro USA ha toccato il massimo di sette mesi contro lo yen questo mercoledì, con gli investitori che abbandonano lo yen nelle aspettative di un ulteriore stimolo monetario dalla Banca del Giappone.
Alla chiusura degli scambi asiatici , il cambio USD/JPY ha toccato 82,11, il massimo dal 6 aprile; successivamente il cambio si è attestato a 81,07 in salita dello 0,50%.
Supporto 81,64, minimo della seduta e resistenza a 82,92, massimo del 4 aprile.
Lo yen è andato sotto pressione in attesa delle elezioni del 16 dicembre che vedono favorito il partito di opposizione che ha chiesto una politica più aggressiva da parte della BoJ a sostegno della crescita.
La Banca del Giappone ha annunciato che il fondo destinato all’acquisto agli acquisti di asset è rimasto 91 mila miliardi di yen, in attesa delle prossime elezioni di metà dicembre.
Il sentimento sullo yen ha risentito negativamente dei dati sull’export giapponese. I dati ufficiali rialscaiti oggi hanno mostrato che le esportazioni sono scese per il quinto mese ad ottobre, in calo del 6,5% su base annua, portando il deficit commerciale a 549 miliardi.
Lo yen è pressoché invariato contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,05% a 104,73.
L’euro è sceso dopo che i ministri delle finanze della zona euro non sono riusciti a trovare un accordo sugli aiuti alla Grecia.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione. I dati saranno rilasciati con un giorno di anticipo in vista della Festa del Ringraziamento.
Alla chiusura degli scambi asiatici , il cambio USD/JPY ha toccato 82,11, il massimo dal 6 aprile; successivamente il cambio si è attestato a 81,07 in salita dello 0,50%.
Supporto 81,64, minimo della seduta e resistenza a 82,92, massimo del 4 aprile.
Lo yen è andato sotto pressione in attesa delle elezioni del 16 dicembre che vedono favorito il partito di opposizione che ha chiesto una politica più aggressiva da parte della BoJ a sostegno della crescita.
La Banca del Giappone ha annunciato che il fondo destinato all’acquisto agli acquisti di asset è rimasto 91 mila miliardi di yen, in attesa delle prossime elezioni di metà dicembre.
Il sentimento sullo yen ha risentito negativamente dei dati sull’export giapponese. I dati ufficiali rialscaiti oggi hanno mostrato che le esportazioni sono scese per il quinto mese ad ottobre, in calo del 6,5% su base annua, portando il deficit commerciale a 549 miliardi.
Lo yen è pressoché invariato contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,05% a 104,73.
L’euro è sceso dopo che i ministri delle finanze della zona euro non sono riusciti a trovare un accordo sugli aiuti alla Grecia.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione. I dati saranno rilasciati con un giorno di anticipo in vista della Festa del Ringraziamento.