Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo lunedì, i dati deludenti di venerdì sull’occupazione statunitense continuano a pesare mentre emergono nuove tensioni in Corea del Nord.
Il biglietto verde resta sotto pressione dopo che venerdì il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che l’economia ha aggiunto 156.000 posti di lavoro ad agosto rispetto al mese precedente, mentre il tasso di disoccupazione è salito al 4,4%.
Gli economisti avevano previsto un aumento di 180.000 nuovi posti di lavoro ed un tasso di disoccupazione pari al 4,3%.
Dal report emerge che la Fed potrebbe essere riluttante ad alzare i tassi di interesse di nuovo prima della fine dell’anno.
Lo yen e il franco svizzero sono in salita, con la coppia USD/JPY giù dello 0,65% a 109,54 e il cambio USD/CHF in calo dello 0,44% a 0,9604.
La propensione al rischio è scesa quando ieri la Corea del Nord ha reso noto di aver condotto un test su una bomba ad idrogeno da caricare su un missile balistico intercontinentale.
Pyongyang ha definito il test un completo successo, con un rendimento maggiore rispetto ai test precedenti e senza alcun impatto negativo sull’ambiente.
La notizia ha spinto gli Stati Uniti a mettere in guardia circa una “significativa” risposta militare nel caso di una minaccia contro loro o i loro alleati.
Il Presidente USA Donald Trump ha inoltre minacciato di tagliare i rapporti commerciali con qualsiasi paese che faccia affari con la Corea del Nord.
La coppia EUR/USD sale dello 0,27% a 1,1892, mentre il cambio GBP/USD è stabile a 1,2945.
Il dollaro australiano è debole, con la coppia AUD/USD in calo dello 0,19% a 0,7953, mentre il cambio NZD/USD va su dello 0,10% a 0,7163, non lontano dal minimo di quasi tre mesi di giovedì scorso di 0,7132.
L’ufficio nazionale di statistica australiano ha dichiarato che gli utili operativi delle compagnie sono scesi del 4,5% nel secondo trimestre, contro le aspettative di un calo del 4,0%.
Il dato di luglio è stato rivisto ad un aumento del 5,8%, meno del 6,0% stimato inizialmente.
Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,14% a 1,2413.
Gli investitori continuano a seguire con attenzione gli sviluppi sul mercato del greggio USA: quasi il 5,5% della produzione di greggio nel Golfo del Messico, pari a 96.000 barili al giorno, è stata interrotta ieri dopo l’arrivo della tempesta Harvey in Texas più di una settimana fa.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,27% a 92,57 alle 03:55 ET (07:55 GMT).