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Forex - Dollaro in salita vs rivali nel timore del debito italiano

Pubblicato 09.11.2011, 10:54
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Investing.com - Il dollaro USA è stato ampiamente superiore contro i suoi principali rivali nella giornata di oggi, per via dei timori in corso per l’instabilità politica in Italia e la Grecia, timori che hanno alimentato le preoccupazioni sulla crisi del debito nella zona euro.

Durante la mattinata degli scambi europei, il dollaro è rimasto nettamente superiore nei confronti dell'euro, con EUR/USD giù 0,83% a 1,3718.

L’euro ha esteso le perdite dopo che un’agenzia di broker a Parigi ha fatto impennare i margini sui titoli italiani, alimentando preoccupazioni sulla crisi fiscale del paese.

Il rendimento dei titoli italiani a 10 anni aleggia vicino al massimo storico dall’introduzione dell’euro, nell'incertezza sulle capacità del nuovo governo italiano si incentivare la crescita e attuare le misure di austerità, dopo che il primo ministro Silvio Berlusconi ha annunciato le sue dimissioni la prossima settimana.

I funzionari greci stanno ancora lottando per formare un nuovo governo di coalizione.

Il biglietto verde è salito anche contro la sterlina, con il GBP/USD in calo dello 0,43% a 1,6019.

All'inizio della giornata, i dati ufficiali hanno mostrato che il deficit commerciale britannico si è allargato più del previsto nel mese di settembre, con l'aumento di 9,8 miliardi, rispetto a un deficit di 8,6 miliardi nel mese di agosto. Gli economisti di aspettavano che il deficit dei beni commerciali beni salisse a 8,0 miliardi di sterline.

Il biglietto è sceso nei confronti dello yen, ma si è rafforzato contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,11% a 77,63 e USD/CHF in salita dello 0,59% a 0,9000.

Il franco svizzero è salito dopo che Thomas Jordan, vicepresidente della Banca Nazionale Svizzera ha dichiarato nella serata di martedì che la recente introduzione del tasso di cambio minimo di 1,20 per euro era semplicemente un tentativo di frenare l'apprezzamento del franco e proteggere l'economia svizzera.

Nel frattempo, il biglietto verde è stato nettamente superiore contro i suoi omologhi canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD in aumento dello 0,74% a 1,0162, AUD/USD giù dell’1,33% a 1,0254 e NZD/USD in calo dell’1,27% a 0,7880.

In Australia, i dati ufficiali hanno mostrato che il numero concessioni edilizie in Australia e i nuovi prestiti sono saliti più del previsto nel mese di settembre, in salita del 2,2% e battendo le attese per un guadagno di 1,5%.

L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,70% a 77,33.

Stamane i dati del governo cinese hanno mostrato che l’IPC della Cina ha verificato grosso modo le aspettative nel mese di ottobre, scendendo del 5,5%, dopo un aumento del 6,1% del mese precedente, allentando i timori sulla stretta monetaria da Pechino.

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