Investing.com - Il dollaro ha avuto un andamento misto nei confronti degli omologhi principali nella giornata di mercoledì, tra le preoccupazioni in corso sulle emergenze nucleari del Giappone e le tensioni in Medio Oriente ed il rilascio di un report scoraggiante del settore edile statunitense.
Nel pomeriggio di scambi europei, il biglietto verde è salito contro lo yen, con il cambio USD/JPY in aumento dello 0,11% a 80,79.
Le autorità giapponesi cercano di contenere i danni alla centrale nucleare Fukushima Daiichi, a seguito del terremoto e dello tsunami della scorsa settimana.
Ma il biglietto verde è salito nei confronti dell'euro e della sterlina, con il cambio EUR/USD in salita dello 0,54% a 1,3922 e quello GBP/USD in calo dello 0,11% a 1,6060.
Nella mattinata Moody's Investor Services ha annunciato un declassamento del rating dei titoli di stato portoghesi a lungo termine, aggiungendo che il paese continuerà ad avere un basso tasso di crescita e risentirà la pressione per anni, nonostante il fondo di salvataggio dell'Unione europea.
Inoltre, un rapporto del governo del Regno Unito ha mostrato oggi un calo inaspettato del numero delle richieste di sussidio di disoccupazione nel mese di febbraio, ma al contempo un aumento del tasso di disoccupazione generale.
Nel frattempo, il dollaro è sceso al minimo storico contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF in calo dello 0,19% a 0,9147.
Il biglietto verde è salito leggermente rispetto agli omologhi canadesi e australiani, ma è sceso contro il cugino neozelandese, rispettivamente con USD/CAD in calo dello 0,10% a 0,9868, AUD/USD in calo dello 0,16% a 0,9893 e NZD/USD in salita dello 0,10 % a 0,7324.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,38%.
Inoltre Mercoledì, i dati ufficiali degli Stati Uniti hanno mostrato che le nuove costruzioni hanno registrato a febbraio il loro più grande calo degli ultimi 27 anni , mentre le concessioni edilizie sono scese al livello più basso mai registrato.
Un altro report ha mostrato che l'indice dei prezzi alla produzione degli Stati Uniti ha segnato il mese scorso il maggior incremento da giugno 2009. I prezzi alla produzione deputati, che escludono costi alimentari e costi energetici, sono aumentati in linea con le attese.
Nel pomeriggio di scambi europei, il biglietto verde è salito contro lo yen, con il cambio USD/JPY in aumento dello 0,11% a 80,79.
Le autorità giapponesi cercano di contenere i danni alla centrale nucleare Fukushima Daiichi, a seguito del terremoto e dello tsunami della scorsa settimana.
Ma il biglietto verde è salito nei confronti dell'euro e della sterlina, con il cambio EUR/USD in salita dello 0,54% a 1,3922 e quello GBP/USD in calo dello 0,11% a 1,6060.
Nella mattinata Moody's Investor Services ha annunciato un declassamento del rating dei titoli di stato portoghesi a lungo termine, aggiungendo che il paese continuerà ad avere un basso tasso di crescita e risentirà la pressione per anni, nonostante il fondo di salvataggio dell'Unione europea.
Inoltre, un rapporto del governo del Regno Unito ha mostrato oggi un calo inaspettato del numero delle richieste di sussidio di disoccupazione nel mese di febbraio, ma al contempo un aumento del tasso di disoccupazione generale.
Nel frattempo, il dollaro è sceso al minimo storico contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF in calo dello 0,19% a 0,9147.
Il biglietto verde è salito leggermente rispetto agli omologhi canadesi e australiani, ma è sceso contro il cugino neozelandese, rispettivamente con USD/CAD in calo dello 0,10% a 0,9868, AUD/USD in calo dello 0,16% a 0,9893 e NZD/USD in salita dello 0,10 % a 0,7324.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,38%.
Inoltre Mercoledì, i dati ufficiali degli Stati Uniti hanno mostrato che le nuove costruzioni hanno registrato a febbraio il loro più grande calo degli ultimi 27 anni , mentre le concessioni edilizie sono scese al livello più basso mai registrato.
Un altro report ha mostrato che l'indice dei prezzi alla produzione degli Stati Uniti ha segnato il mese scorso il maggior incremento da giugno 2009. I prezzi alla produzione deputati, che escludono costi alimentari e costi energetici, sono aumentati in linea con le attese.