Investing.com – Il dollaro è misto contro le principali controparti oggi, in vista di un’asta di titoli di stato italiani a tre e dieci anni questa settimana e la minaccia del downgrade di massa del debito della zona euro.
Durante la mattinata degli scambi europei, EUR/USD ha toccato 1,3072 in salita dello 0,10%, vicino al minimo di 11 mesi.
Con i mercati chiusi nel Regno Unito, Canada e Australia per le festività di fine anno e la maggior parte degli investitori in vacanza, i volumi degli scambi sono bassi, ed il mercato è tranquillo.
La moneta unica è rimasta sotto pressione con il rendimento dei titoli italiani a dieci anni a 7,1%, un livello considerato insostenibile e che rinnova i timori sulla situazione delle terza economia della zona euro.
Gli investitori sono cauti anche per via dei timori sulla decisione di Standard & Poor’s di abbassare o meno il rating dei 15 paesi dell'area dell'euro con outlook negativo.
Due fonti indipendenti europee hanno dichiarato venerdì che S&P non darà il verdetto sul rating del debito della zona euro prima di gennaio.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con il GBP/USD in salita dello 0,02% a 1,5636.
Stamane il Telegraph ha riportato che il Regno Unito sta considerando delle opzioni per limitare le spese al di fuori del paese, al fine di proteggere l’economia nel caso di un collasso della moneta unica.
Il biglietto verde è stato in calo nei confronti dello yen e del franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,10% a 77,89 e USD/CHF giù dello 0,06% 0,9355.
In Svizzera, un report ha mostrato che l’indice dei consumi è sceso a novembre, per la prima volta inc alo negli ultimi tre mesi, giù a 0,81 dallo 0,90 del mese precedente.
Intanto, nel verbale dell’ultima riunione della BOJ, diversi membri hanno indicato che l’agitazione nel mercato finanziario della zona euro e l'apprezzamento dello yen sono stati crescenti rischi per la crescita in Giappone.
Inoltre, il biglietto è salito contro i suoi cugini canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,08% a 1,0212, AUD/USD giù dello 0,12% a 1,0157 e NZD/USD giù dello 0,06% a 0,7739.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è rimasto invariato.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati del settore sull'indice dei prezzi delle case, nonché una relazione sulla fiducia dei consumatori e sull'attività manifatturiera a Richmond.
Durante la mattinata degli scambi europei, EUR/USD ha toccato 1,3072 in salita dello 0,10%, vicino al minimo di 11 mesi.
Con i mercati chiusi nel Regno Unito, Canada e Australia per le festività di fine anno e la maggior parte degli investitori in vacanza, i volumi degli scambi sono bassi, ed il mercato è tranquillo.
La moneta unica è rimasta sotto pressione con il rendimento dei titoli italiani a dieci anni a 7,1%, un livello considerato insostenibile e che rinnova i timori sulla situazione delle terza economia della zona euro.
Gli investitori sono cauti anche per via dei timori sulla decisione di Standard & Poor’s di abbassare o meno il rating dei 15 paesi dell'area dell'euro con outlook negativo.
Due fonti indipendenti europee hanno dichiarato venerdì che S&P non darà il verdetto sul rating del debito della zona euro prima di gennaio.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con il GBP/USD in salita dello 0,02% a 1,5636.
Stamane il Telegraph ha riportato che il Regno Unito sta considerando delle opzioni per limitare le spese al di fuori del paese, al fine di proteggere l’economia nel caso di un collasso della moneta unica.
Il biglietto verde è stato in calo nei confronti dello yen e del franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,10% a 77,89 e USD/CHF giù dello 0,06% 0,9355.
In Svizzera, un report ha mostrato che l’indice dei consumi è sceso a novembre, per la prima volta inc alo negli ultimi tre mesi, giù a 0,81 dallo 0,90 del mese precedente.
Intanto, nel verbale dell’ultima riunione della BOJ, diversi membri hanno indicato che l’agitazione nel mercato finanziario della zona euro e l'apprezzamento dello yen sono stati crescenti rischi per la crescita in Giappone.
Inoltre, il biglietto è salito contro i suoi cugini canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,08% a 1,0212, AUD/USD giù dello 0,12% a 1,0157 e NZD/USD giù dello 0,06% a 0,7739.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è rimasto invariato.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati del settore sull'indice dei prezzi delle case, nonché una relazione sulla fiducia dei consumatori e sull'attività manifatturiera a Richmond.