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Forex – Dollaro stabile attesa la svolta in Grecia

Pubblicato 07.02.2012, 14:11
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Investing.com – Il dollaro è stabile oggi nei confronti delle principali controparti, la propensione al rischio è sotto controllo mentre i mercati attendono la svolta nei negoziati di greci.

Durante gli scambi pomeridiani europei, il cambio EUR/USD è sceso dello 0,24% a 1,3098.


L’euro è andato sotto pressione dopo il rilascio del
rapporto in cui Destatis, l'Ufficio nazionale di statistica tedesco, ha dichiarato che l’indice di produzione è sceso di un destagionalizzato 2,9% a dicembre, contro le aspettative di un calo più modesto dello 0,1%.

L’euro è supportato dalle speranze che la Grecia trovi un accordo sul pacchetto di salvataggio di 130 miliardi di euro entro il 15 febbraio, affinché si eviti un default alla scadenza del 20 marzo dei 14,5 miliardi di euro di bond.

Nel corso della giornata si terrà un altro meeting tra il primo ministro greco Lucas Papademos ed i membri della coalizione dei partiti, dopo aver spostato i negoziati i negoziati a lunedì e non essere riuscito a trovare un accordo nel weekend.

Stamane il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker ha affermato di credere che la Grecia resterà nel blocco della moneta unica, a patto che il paese rispetti gli obblighi con gli altri paesi membri.

Il dollaro è salito anche nei confronti della sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,13%, a 1,5801.

Nel Regno Unito i dati rilasciati dal British Retail Consortium oggi hanno mostrato che le vendite al dettaglio su base annua sono scese dello 0,3% a gennaio, dopo l’impennata del 2,2% nel mese precedente; i consumatori hanno tagliato le pese dopo gli sconti che hanno spinto le vendite nel periodo di Natale.

Il biglietto verde è salito contro lo yen ed il franco svizzero, con USD/JPY in salita dello 0,33% a 76,79 e USD/CHF in salita dello 0,40% a 0,9225.

Il presidente della la banca nazionale svizzera ha dichiarato che il limite posto dalla banca centrale al cambio con l’euro è stata la migliore mossa che la banca aveva a disposizione per proteggere l’economia svizzera ed ha confermato che la BNS difenderà il limite con “maggiore determinazione”.

Il biglietto verde è salito nei confronti delle controparti canadesi e neozelandesi, ma è sceso contro il cugino australiano, con USD/CAD in salita dello 0,24% a 0,9982, NZD/USD in calo dello 0,18% a 0,8322 e AUD/USD in salita dello 0,61% a 1,0779.

L’”aussie” è salito dopo che la Reserve Bank of Australia ha lasciato il tasso di interesse invariato al 4,25%, contro le aspettative di un calo dello 0.25%, ma la banca non ha escluso delle misure di allentamento della politica monetaria se la domanda interna dovesse ulteriormente diminuire.

Il governato della RBA, Glenn Stevens, ha dichiarato “il sentimento dei mercati finanziari, nonostante sia rimasto ballerino, ha mostrato dei miglioramenti da inizio dicembre.”

L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,15% a 79,30.

Nel corso della giornata, il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke riferirà sulle previsioni economiche e la situazione del bilancio federale davanti alla Commissione al Bilancio del Senato a Washington.



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