Investing.com - Il dollaro tiene guadagni contro l'euro dopo l'intervento del Giappone per indebolire lo yen, mentre le preoccupazioni in corso sulla crisi del debito della zona euro anche pesato sul sentimento.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,3975 durante gli scambi europei della tarda mattinata, il minimo da giovedì, la coppia successivamente si è consolidata a 1,4002, in calo dell’1,03%.
Sostegno a 1,3863, minimo di giovedì e resistenza a 1,4200, massimo di venerdì.
I funzionari giapponesi hanno lanciato oggi un intervento per frenare l'apprezzamento dello yen dopo che il dollaro è sceso a un minimo record di 75,56 yen all’apertura dei mercati.
Il ministro delle finanze giapponese Jun Azumi ha dichiarato che Tokyo aveva agito da solo e che avrebbe continuato ad intervenire fino a raggiungere dei risultati soddisfcenti. Azumi ha dichiarato di aver ordinato l'intervento perché i "movimenti speculativi" nella moneta non sono riusciti a riflettere i dati fondamentali economici del Giappone.
L'euro è rimasto sotto pressione in mezzo delle preoccupazioni che la riunione della scorsa settimana dei leader della zona euro ha offerto pochi dettagli su come un pacchetto di misure previsto per contenere la crisi del debito nella regione potrebbe essere raggiunto.
L'euro è stato inferiore contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,30% a 0,8746.
Inoltre Lunedi, i dati ufficiali hanno mostrato che il tasso annuo di inflazione nella zona euro è rimasto invariato al livello più alto in tre anni nel mese di ottobre, mentre il numero di disoccupati nella regione ha colpito un nuovo record nel mese di settembre.
Eurostat ha dichiarato che i prezzi al consumo sono saliti del 3% nei 12 mesi a ottobre, invariato rispetto al mese precedente.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,3975 durante gli scambi europei della tarda mattinata, il minimo da giovedì, la coppia successivamente si è consolidata a 1,4002, in calo dell’1,03%.
Sostegno a 1,3863, minimo di giovedì e resistenza a 1,4200, massimo di venerdì.
I funzionari giapponesi hanno lanciato oggi un intervento per frenare l'apprezzamento dello yen dopo che il dollaro è sceso a un minimo record di 75,56 yen all’apertura dei mercati.
Il ministro delle finanze giapponese Jun Azumi ha dichiarato che Tokyo aveva agito da solo e che avrebbe continuato ad intervenire fino a raggiungere dei risultati soddisfcenti. Azumi ha dichiarato di aver ordinato l'intervento perché i "movimenti speculativi" nella moneta non sono riusciti a riflettere i dati fondamentali economici del Giappone.
L'euro è rimasto sotto pressione in mezzo delle preoccupazioni che la riunione della scorsa settimana dei leader della zona euro ha offerto pochi dettagli su come un pacchetto di misure previsto per contenere la crisi del debito nella regione potrebbe essere raggiunto.
L'euro è stato inferiore contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,30% a 0,8746.
Inoltre Lunedi, i dati ufficiali hanno mostrato che il tasso annuo di inflazione nella zona euro è rimasto invariato al livello più alto in tre anni nel mese di ottobre, mentre il numero di disoccupati nella regione ha colpito un nuovo record nel mese di settembre.
Eurostat ha dichiarato che i prezzi al consumo sono saliti del 3% nei 12 mesi a ottobre, invariato rispetto al mese precedente.